Fonseca, l’addio dentro la coppa

Il Messaggero (A.Angeloni) – Alla fine, forse, hanno ragione quelli che pensano che la Roma sia una squadra più europea. Non si spiegherebbe, in caso contrario, il doppio rendimento dei giallorossi: malissimo in campionato, molto bene in Europa League. Stasera l’andata della semifinale, contro il Manchester, un’occasione per tutti. Paulo Fonseca vuole portare a termine al meglio il suo percorso in giallorosso: l’allenatore portoghese, in Europa, viene da nove vittorie, due pareggi e una sconfitta. Nel 2021 è imbattuto, avendo giocato le tre partite a eliminazione diretta, con Braga (due vittorie), con Shakhtar (due vittorie) e con l’Ajax (una vittoria e un pari).

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Il suo destino probabilmente non cambierà nemmeno dopo un eventuale successo della Coppa: il discorso con Sarri non è chiuso, ma le parti sono molto avanti e la prossima settimana ci sarà un altro incontro con il manager dell’ex tecnico del Napoli. Ma questo non disturba il lavoro di Fonseca, che vuole togliersi la soddisfazione di portare la Roma in finale. «Non possiamo andare a Manchester solo per difendere. Dobbiamo avere la palla, l’iniziativa, il coraggio di uscire e giocare contro lo United. Essere ambiziosi. Abbiamo le nostre armi da sfruttare. Non tutti hanno la possibilità di affrontare il Manchester United in una semifinale europea. Di certo è la gara più importante della mia carriera. Il sostegno dei nostri tifosi a Trigoria è stato determinante».

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