Tutto perfetto. Anzi, quasi perfetto. Fonseca, dietro quell’aspetto gentile, nasconde un briciolo di preoccupazione e rabbia. La partita di San Siro è lo specchio di una situazione che dovrà per forza cambiare e naturalmente ci vuole tempo. L’allenatore portoghese ha trovato gli uomini base. Ottimo Zaniolo, così come Kluivert, e Dzeko. Il problema è sempre chi c’è dietro. Nomi illustri, come nel caso della Roma. E questo tranquillizza, ma non basta. Venerdì contro l’Inter Fonseca ha capito che per fare un ulteriore salto in avanti servono i veri Perotti, Mkhitaryan e Under, per non parlare poi di Kalinic. Nessuno di loro, per motivi diversi, è nel giro dei titolari e al momento non sono riserve affidabilissime, perché tutti indietro nella condizione fisica, visti gli infortuni che hanno subito. Mkhitaryan ha totalizzato solo sette presenze, per un totale di 528 minuti. L’armeno è in prestito dall’Arsenal, è chiaro che per essere trattenuto, dovrà metterci del suo. La partita di giovedì in coppa contro il Wolfsberger sarà un’occasione per mettere minuti, e il discorso vale per i suoi colleghi di panchina, come ad esempio Perotti, che fino a ora ha giocato anche meno, cioè solo 269 minuti spalmati su nove presenze. Il rendimento ad oggi è ancora ai limiti della sufficienza. Non riesce a trovare la continuità, pure stoppato dalle convincenti prestazioni di Kluivert. Se Mkhitaryan è in prestito e Perotti è uno di cui la Roma ha provato a liberarsi, quello che va recuperato quanto prima è Under. Che di anni ne ha solo ventidue e, per come era partito, oggi già potevamo pensarlo in giro a respirare profumo di top club. Under in questo momento non è un titolare ed è difficile pure convincersi che sia la prima alternativa a Zaniolo. Fonseca non è stato tenero con lui, vuole che si sacrifichi in fase di non possesso. La crescita di questo ragazzo così promettente si è fermata, certo per colpa degli infortuni, dai quali non è mai riuscito a tirarsi fuori definitivamente. Il 2019 che sta per finire è totalmente da buttare: solo 15 presenze in campionato e 2 in Europa League. Un solo gol contro il Genoa. Minuti giocati fino a oggi 309. La Roma segna poco in tutti i suoi attaccanti che, da ora in poi, dovranno almeno essere un po’ più presenti e vivi, non come è accaduto fino a ora. Lo riporta Il Messaggero.