Il Tempo (E. Zotti) – Serve una prova d’orgoglio. Nonostante l’ennesima sconfitta contro una big rimediata a San Siro e la qualificazione alla prossima Conference League ancora in ballo, per la Roma il derby di domani rappresenta l’ultima occasione per regalare al popolo giallorosso un finale di stagione meno amaro in attesa dell’arrivo di Mourinho a Trigoria. I giocatori hanno ben chiare le parole dei ragazzi della Curva Sud che, dopo l’eliminazione con lo United, avevano chiesto alla squadra di onorare la maglia e concludere il campionato a testa alta: dopo i cinque gol rifilati al Crotone e il ko subito contro i Campioni d’Italia, per Pellegrini e compagni la gara con la Lazio rappresenta la prova del nove per mantenere la parola data ai tifosi.
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Fonseca ha capito da tempo che il derby è una partita a sé e, dopo aver raggiunto la semifinale di Europa League, vuole lasciare un ricordo positivo prima di chiudere ufficialmente la sua esperienza nella Capitale. Il portoghese – non ha mai battuto Simone Inzaghi nelle tre precedenti stracittadine – dovrà fare i conti con le solite assenze, che hanno condizionato pesantemente il girone di ritorno dei giallorossi: rispetto alla gara persa con l’Inter la situazione dell’infermeria potrebbe rimanere invariata. Anche ieri Spinazzola, Veretout, Smalling, Calafiori e Diawara hanno continuato a svolgere lavoro individuale.