Florenzi: “Recupero? In dirittura d’arrivo, ho tanta determinazione. Il periodo più tosto è stato il primo mese” – VIDEO

Alessandro Florenzi, esterno della Roma, è stato intervistato da Roma Radio ed ha parlato anche dell’inizio della stagione. Queste le sue parole:

Come stai?
Bene, stiamo continuando il lavoro prestabilito. Sta andando tutto alla grande, siamo nell’ultima fase, quella più importante, dove devo stare anche più attento. Siamo in dirittura di arrivo e speriamo di tornare presto perché ho tanta fame, tanta determinazione e tanta voglia di campo.

È stato un anno molto particolare per te sia per l’infortunio che per l’arrivo di Penelope. Hai dovuto affrontare molte situazioni a livello caratteriale. Nel momento della ricaduta, la famiglia è sta molto importante? Ti sei aggrappato a quei valori di uomo più che di calciatore?
Si. È stato un periodo difficile, non lo nego, specialmente il mese e mezzo dopo il secondo infortunio è stato tosto, mi ha segnato particolarmente. Senza l’aiuto di mia moglie, di mia figlia, dei miei familiari e dei miei amici più stretti non sarei riuscito ad essere qui in queste condizioni. Soprattutto la piccola, non ha saputo nulla ma quando mi sorrideva mi faceva passare tutti i dolori.

E tua moglie?
Mia moglie adesso è la persona più felice del mondo. Sta riprendendo la sua normalità, non ha più uno stressato dentro casa, da qualche parte dovevo scaricare lo stress, magari parlandoci 24 ore su 24.

Il ritiro è sempre un nuovo inizio, tra speranze, dubbi, incertezze, euforie. Gli abbonati sono già superiori a quelli dello scorso anno. La gente alla fine da sempre delle risposte tangibili.
Assolutamente si. Già da qui si vede che la gente ci vuole bene e ci segue con affetto. I tifosi hanno fatto i fatti, questo numero di abbonati è importante, vuol dire che saranno lì con noi per dare battaglia a chi ci sfiderà.

Che impressione hai avuto del nuovo mister?
È un nuovo inizio importante. Il mister è venuto con tanto entusiasmo e con tanta fame, erano le sue caratteristiche che aveva anche in campo. Sta cercando di darci il suo massimo e noi dovremo essere bravi a metterlo a suo agio per far si che metta in campo le sue qualità. Noi dovremo seguirlo al 100%.

Sei quello che tatticamente ricorda di più Di Francesco. Per lui è l’ideale rispetto alla sua idea di calcio. Che ne pensi del suo gioco?
Il suo gioco mi incuriosisce molto, anche quando vedevo giocare il Sassuolo era bello perché sembrava che potessero giocare ad occhi chiusi. Non vedo l’ora di scendere in campo, poi sarà il mister a decidere se farmi giocare o meno.

Gonalons?
Gli diamo il benvenuto dicendogli che esattamente 11 anni fa abbiamo vinto il mondiale contro di loro (ride, ndr).

Stanno arrivando nuovi giocatori. Che impressione ti hanno fatto?
Gonalons è un giocatore di personalità, lo dice la sua storia calcistica. Sono curioso di vedere Karsdorp che adesso si sta riprendendo e tornerà piano piano in gruppo. Pellegrini ha fatto delle cose buonissime a Sassuolo, deve metterci tutto l’impegno possibile perché sa che non sarà facile stare a Roma, ma credo che potrà fare un grande campionato con l’aiuto di tutti noi.

Credi sia giusto far fare esperienza ai giovani mandandoli a giocare in prestito?
Trovare spazio non è facile. In più quando sei giovane tendi a sbagliare qualche partita e un conto è sbagliarla al Crotone, un altro alla Roma. La piazza aiuta in tanti versi e non lo fa in queste piccole cose. Credo che fare esperienze fuori aiuti molto, ti segnano come uomo e come calciatore.

Quindi Florenzi direttore sportivo farebbe questo tipo di operazioni spesso? Pagando anche il disturbo?
Non è pagando il disturbo, parliamo in sincerità. Se io sono in una società e mi arriva un giocatore di un’altra società in prestito secco, io non lo faccio giocare. E’ semplice: anche io sono un’azienda e devo avere delle entrate se faccio giocare determinati giocatori, sopratutto le squadre piccole vivono di questo. Il Crotone con quel milione e mezzo pagato dalla Roma per me, ci ha rifatto tre anni, per dire. Stessa cosa per il Sassuolo che magari potrà fare lo stesso in serie A e comprare altri giocatori, come ha fatto con Marchizza e Frattesi.

Che stagione ti aspetti? Juventus criticata, Inter con Spalletti e Milan che si è mosso bene. Cambierà qualcosa nell’economia della gestione della stagione considerando che ci sono 4 posti per la Champions?
L’Italia merita i 4 posti in Champions perché ha molte squadre di livello. Il Milan è forte, si è rinforzato tanto e ha un ottimo mister che li farà giocare bene, saranno competitivi. Anche il Napoli è in lizza, sarà una grande corazzata. Sarà un grandissimo campionato, dovremo farci trovare pronti e dovremo utilizzare tutte le nostre risorse.

Vuoi dire qualcosa ad Emerson?
Ero lì quando è successo. Ho capito subito l’entità dell’infortunio, ormai sono un fisioterapista, preparatore atletico e dottore, faccio le riunioni con loro (ride,ndr). Gli ho detto di stare tranquillo, lui era preoccupato in primis per la Roma e poi aveva voglia di andare in Nazionale. Vuole essere un protagonista sia nella Roma che nel Mondiale, per le qualità che ha e quello che ha dimostrato. Ma gli ho detto che il percorso che aveva fatto non si sarebbe cancellato, tre/quattro mesi non cambiano niente. Personalmente l’infortunio mi ha reso doppiamente più forte. Deve stare tranquillo, lavorare e rientrare quando si sente di farlo.

Hai in testa un periodo per il tuo ritorno?
Credo di avere una data, non una giornata in particolare, ma bisogna andare con i piedi di piombo. Sto cercando di contenermi, ma non è nella mia natura, le risposte dagli allenamenti sono quelle giuste. L’esperienza mi dice di frenarmi ma non riesco, è il mio carattere e sono fatto così, sto veramente cercato di contenermi. Le risposte sono quelle giuste, la gamba sta reggendo. Siamo una squadra forte, dobbiamo continuare su questa strada, ma una squadra forte a parole non arriva nei primi 3 posti. Una squadra forte lo dimostra in campo tutte le domeniche e tutti i giorni in allenamento. L’ultima risposta è il campo.

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