La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Aveva il compito più difficile di tutti, quello di provare ad arginare Cristiano Ronaldo. Compito assolto per quasi un’ora di gioco, quando poi il portoghese ha inventato una magia facendo saltare un po’ tutti gli equilibri. Anche quelli di Alessandro Florenzi, che su quella giocata lì ha provato ad opporsi in extremis, con una scivolata disperata. «Ma lui ti va a destra ed a sinistra, non puoi concedergli mai nulla — dice il jolly della Roma —. Sul gol sono stato un po’ sfortunato, perché la palla l’ho toccata in scivolata e magari se l’avessi toccata in maniera diversa non sarebbe entrata».
RAMMARICO E PROTESTE – Già, anche se poi è sempre difficile interpretare certe cose. Le giocate, le sfide individuali, la partita. Florenzi ci prova così, andando dritto al cuore del match: «Abbiamo fatto una delle migliori gare di questa stagione, contro un top team che alla fine lotterà con altre due o tre squadre per vincere la Champions League. Ma per fare risultato contro queste squadre ci vuole un po’ di fortuna e anche un po’ di buon senso: la fortuna sul gol, il buon senso sul rigore che c’era probabilmente a nostro favore». Già, anche se poi qualcuno gli fa notare che forse i rigori su cui rammaricarsi sono due. «Beh, se ce n’era anche un altro a maggior ragione — insiste Florenzi —. Il risultato finale non mi piace, non lo meritavamo, lo hanno visto anche i tifosi che ci hanno applaudito a lungo. È stata una buona Roma, che ha lottato con il cuore fino al 95’». Ed allora al Bernabeu bisognerà giocare con la stessa voglia e la stessa intensità. «Dobbiamo ripartire da qui, da questa Roma — chiude il giallorosso — Di certo non molleremo niente neanche al Bernabeu, questo è sicuro».
IL MASSIMO COL MINIMO – Più o meno lo spirito di Radja Nainggolan, anche ieri lì in mezzo al campo a battagliare con chiunque. «Abbiamo fatto bene nel primo tempo, dove abbiamo speso anche tante energie, dando tutto quello che avevamo — dice il mediano belga —. Ma la partita l’abbiamo fatta, ci abbiamo provato. Purtroppo appena abbiamo lasciato il minimo spazio loro hanno raccolto il massimo. Ci siamo rimessi a giocare, ma forse abbiamo sbagliato troppe volte l’ultimo passaggio». Anche perché, con il passare dei minuti, la Roma ha perso di lucidità. «Sono stati bravi loro nel possesso palla, nel farci stancare — chiude il ninja giallorosso —. Ma abbiamo fatto la nostra gara, ci abbiamo provato. Sapevamo che serviva una gara di intensità, dove non era possibile sbagliare. Ora sarà difficilissimo passare il turno, ne siamo consapevoli. Ma siamo comunque soddisfatti di questa prestazione». Chiusura con Totti: i giornalisti spagnoli avevano provato ad avvicinarlo in zona mista. «Ma che ce fate co’ me ormai…», la risposta di uno che però, al suo ingresso in campo, si è preso la solita ovazione.