La Repubblica (P. Torri) – Flock. Dopo sei mesi la Roma vince in trasferta centrando la quaterna sulla ruota di Cagliari con un Lukaku sempre più in versione Batistuta, Mourinho esulta solo in parte causa il nuovo stop di Dybala, Flick che di nome fa Hans Dieter e di professione è allenatore, può rimanere a trastullarsi nell’ozio del tecnico esonerato appena poche settimane fa dalla panchina della Germania.
Flock, allora, Mourinho resta. Fino al prossimo trenta giugno, come negli ultimi tempi spesso piace ripetere allo stesso Special One. Dopo è tutto un quiz, con una risposta al momento assai favorita rispetto alle altre, ovvero arrivederci e grazie, visto che la proprietà finora non ha neppure preso in considerazione l’ipotesi di mettersi attorno a un tavolo per imbastire una trattativa a proposito di un prolungamento contrattuale.
Noi non ci permettiamo di puntare il dito verso chi, a ventiquattro ore della partita in Sardegna, ha deciso di rivelare al mondo che la panchina di Mou era traballante. Semmai ci domandiamo quali fossero le fonti alla base di una notizia che ha destabilizzato il mondo romanista, ricompattandolo o quasi nella sua interezza, attorno al suo allenatore in un momento di grande difficoltà a causa di un inizio di campionato negativo al punto che da oltre cinquanta anni la Roma nelle prime sette partite non era mai andata così male.
Ora si vada avanti per il bene della Roma. Che è quello che conta. Con la speranza che i risultati della squadra di Mou siano così importanti da rimettere in discussione un futuro che sembra già scritto.