La Repubblica (L. D’Albergo) – L’Olimpico alla Roma e il Flaminio alla Lazio. Dopo il sondaggio di Izi pubblicato su queste pagine — due romani su tre preferirebbero riutilizzare gli impianti esistenti più che realizzarne di nuovi — si torna a parlare di stadi in Campidoglio. Il sindaco Roberto Gualtieri ha preso nota dei numeri della rilevazione e ieri, a margine della conferenza sui fondi del Pnrr per gli impianti comunali, li ha commentati così: “I sondaggi sono strumenti utili, che possono dare spunti di cui tenere conto“.
Nessuna preclusione, quindi, rispetto a soluzioni diverse da quelle circolate fin qui e dalle voci che vogliono i giallorossi destinati a Pietralata. In ogni caso per il primo cittadino, ancor più che della volontà popolare, nello spinoso caso degli stadi “bisogna tener conto della serietà e fattibilità dei progetti per non fare un altro buco nell’acqua come è accaduto in passato. In campagna elettorale avevamo detto che su questo tema c’è bisogno di serietà, non di continui annunci. Voglio continuare su questa linea. C’è in corso un’interlocuzione con la Roma, che ringrazio per la professionalità e la riservatezza con cui sta portando avanti il confronto, quando lo avremo concluso ne parleremo. Valuteremo il progetto della Roma, ma anche quello della Lazio se e quando ci sarà sottoposto“.
Gualtieri, poi, punta dritto sui due impianti: “Il Flaminio è una nostra priorità. Non sarà lasciato all’attuale degrado. Anche il tema dell’Olimpico andrà sicuramente affrontato nei prossimi mesi“. Postilla: per il Flaminio, dopo il “no” del Comune al progetto della Roma Nuoto, sono pronte a farsi avanti Cassa depositi e prestiti e il Credito sportivo.
Una notizia che potrebbe far suonare il campanello d’allarme in casa Lazio: Lotito ha già visitato l’impianto, i tifosi laziali traslocherebbero volentieri al Flaminio. Ma fin qui al Comune non è stata presentata alcuna proposta concreta. Nemmeno dalla Roma, in passato interessata all’impianto al punto da sondare Renzo Piano. Ora entrambi i club rischiano di perdere l’occasione.