Corriere dello Sport (P. Guadagno) – La Curva Nord non ha intenzione di fermarsi davanti allo stop della Questura. I fischietti, infatti, non verranno distribuiti all’interno di San Siro, ma verranno consegnati a chi lo vorrà prima di entrare allo stadio. A quel punto dipenderà da quanto saranno attente e rigide le perquisizioni: qualche fischietto verrà intercettato, altri (probabilmente molti) passeranno i controlli.

Il regolamento della Federazione, secondo l’articolo 62, comma 3, indica che “le società hanno l’obbligo di adottare tutti i provvedimenti idonei ad impedire che lo svolgimento della gara sia disturbato dal suono di strumenti che comunque rechino molestia”. Ebbene, ma in quale misura il disturbo prodotto dai fischietti impedisce il regolare svolgimento della gara? Il nodo è esattamente questo.

Significa quindi che, nel caso, se lo valuterà corretto, Maresca potrà arrivare ad interrompere la partita. Chiedendo, poi, che attraverso gli altoparlanti dell’impianto venga diffuso l’invito a smettere con quel tipo di manifestazioni. Ma se i fischi dei tifosi nerazzurri nei confronti di Lukaku dovessero proseguire? In concreto, non esistono precedenti in questo senso. Ma la logica vuole che, dopo una prima interruzione di gioco, ce ne possano essere anche altre.

Fino a che, eventualmente, l’arbitro non riterrà di non essere più in grado di portare avanti la partita. Attenzione, però, perché la decisione di sospendere una gara non può essere presa in autonomia dal direttore di gara, ma occorre il coinvolgimento delle autorità che vigilano sull’ordine pubblico. In questo senso, peraltro, ci sarebbe pure un caso estremo. Vale a dire quello di portare a termine la partita solo pro forma (previa comunicazione dello stesso arbitro alle due squadre), proprio per permettere alle forze dell’ordine pubblico di organizzare il regolare deflusso del pubblico, evitando il rischio di qualsiasi tipo di incidenti.