Contro il Varese erano finite (in trionfo) le finali della scorsa stagione, contro il Varese ricominceranno, almeno per quanto riguarda la Roma campione in carica. Sorteggio fortunato per le due romane: per le teste di serie c’era una sola mina vagante, il Milan, è finita sulla rotta della Juventus, da quella parte del tabellone anche l’Inter, le tre avversarie peggiori si scorneranno tra di loro. Mentre la Roma troverà un Varese che dopo aver stupito nella scorsa stagione ha cambiato tutto. «Una squadra che non conosco benissimo — ha dichiarato De Rossi a Roma Channel — ma a questo punto una vale l’altra». Stella della squadra, l’ex milanista Fiamozzi, in ritiro con i sei romanisti dell’under 19, lo stopper senegalese Samba è uno dei pochi che può fare a spallate con Tallo senza finire sbriciolato. Si gioca sabato 2 giugno a Foligno, ore 16, alle 21 a Gubbio Lazio-Torino.
ASSALTO AL TORO Per guadagnarsi un possibile derby, la Lazio dovrà battere una squadra (allenata da Asta) giunta seconda nel girone A con 49 punti e 38 gol fatti: seconda anche la Lazio, i punti sono 62 e i gol 93. Bella differenza, ma Bollini non si fa ingannare dai numeri: «Sfida affascinante. Il Torino arriva in grande condizione, ha qualità e tanto carattere». Alla Primavera, il Toro evoca due bei ricordi: quello più recente è il 2-1 del Viareggio 2011, doppietta di Adeleke. Ma la Lazio contro i granata, ci ha vinto anche uno scudetto, nel 1987: il terzultimo prima di quello del ’95 (Nesta e Di Vaio) e di quello del 2001, proprio con Alberto Bollini.
Gazzetta dello Sport – Francesco Oddi/M. Calabresi