E’ forse la prima grossa grana per Gabriele Gravina, presidente della Figc, che ha parlato ai microfoni de ilmessaggero.it a proposito degli scontri avvenuti a Milano. Queste le sue parole:
«Questo clima non è il mio. Qui serve qualcosa di molto radicale perché in campo e fuori in questo weekend che doveva essere di festa, ho visto e sentito cose inaccettabili per me, per il mio modo di essere e fare il presidente della Figc».
Molto violente anche le parole della vigilia da parte di qualche presidente?
«Al mio mondo che spesso gioca con le parole dico di farla finita subito e basta veleni: quelli sparsi in giro prima di questo turno di campionato (chiaro anche il riferimento ai sospetti sugli arbitri sparsi da De Laurentiis e criticati da Allegri, ndr) non saranno più tollerati. E’ il momento di incidere».
Sospendere il campionato?
«Non lo so, ancora la notizia è troppo fresca. E’ una riflessione da fare. Ora dobbiamo riflettere un attimo e coordinarci: qui c’è un problema di ordine pubblico e come tale va gestito, anche il fatto di giocare o meno».
E sulla mancata sospensione per i cori razzisti?
«Tre richiami e niente stop. Stiamo verificando. Pare che il richiamo fosse stato fatto una sola volta, oggi interverrà la procura e dirà la sua. Ma è molto brutto quello che è successo. In campo ho visto gente troppo nervosa, l’arbitro scriverà quello che è, se ha commesso qualche errore anche lui sarà valutato».