Corriere dello Sport (L. Scalia) – Una nuova svolta. Già, Paulo Dybala la cerca e di riflesso scalda i motori. A Genova metterà da parte la stanchezza dopo gli impegni con l’Argentina, sistemati in archivio con un gol liberatorio e con la maglia numero 10, presa “in prestito” da Messi (assente per infortunio). Sta a Paulo, forse più degli altri, prendere per mano la Roma, che mai come adesso ha bisogno della sua classe e del suo carisma per dare una sterzata alla stagione. Daniele De Rossi l’ha provato titolare nell’allenamento di ieri a Trigoria. Il numero 21, quindi, sembra in vantaggio su Soulé come spalla di Dovbyk quando manca solo la rifinitura. È possibile comunque una staffetta tra i due argentini, reduci da voli aerei intercontinentali tra l’Europa e il Sudamerica.
Definire la sua estate turbolenta è riduttivo. Del resto, è stata segnata da riflessioni, attese, colpi di scena e scelte molto forti. L’esclusione dalla lista dei convocati per la Coppa America l’ha vissuta come una pugnalata al cuore, il matrimonio lampo con Oriana gli ha restituito il sorriso, poi però la trattativa con l‘Al Qadsiah ha ribaltato il suo umore. Almeno finché non ha rifiutato la destinazione Arabia Saudita e l’offerta mostruosa da 25 milioni all’anno per tre stagioni. Dybala si è quindi ripreso un posto nella Roma e di riflesso nell’Argentina.
Dybala ha i colpi per caricarsi la Roma sulle spalle, per trascinarla verso traguardi importanti, già a partire dalla gara di Marassi. Il Genoa, va detto, è una squadra alla quale l’attaccante ha segnato tantissimo in proporzione alle partite giocate, per la precisione 12 volte in 17 incontri. In maglia giallorossa brilla il gol ai rossoblù negli ottavi di finale di Coppa Italia. Con quella della Juventus, in trasferta, realizzò nel 2017 una tripletta che permise ai bianconeri di ribaltare il punteggio da 0-2 a 4-2. Insomma, Marassi è uno stadio che conosce, dove si è già preso fischi ma anche valanghe di applausi.