La Gazzetta dello Sport – Ahi, Feyenoord! L’addetto stampa è super romanista

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«Tutta colpa di Totti». Cosa? L’eventuale eliminazione del Feyenoord? «No, è colpa di Francesco Totti se sono diventato tifoso della Roma. Seguo tutto, so tutto…insomma, sono un tifoso». Parola di Samuel Sanches, 28 anni, l’addetto stampa del club olandese. Una serpe in seno, per la squadra di Rotterdam. Un tifoso giallorosso vero, mica occasionale: «Dal 2006 ogni anno vengo a Roma quattro volte, non sono più quante partite ho visto all’Olimpico», racconta. E le vede dal cuore dello stadio. Non in tribuna stampa, dove solitamente passa i week end causa lavoro: Sanches si divide tra curva e distinti, i settori più caldi dello stadio. «I giocatori del Feyenoord mi prendono in giro fin da quando è uscito il sorteggio di Europa League a dicembre. Mi hanno promesso l’eliminazione…sì, per me è davvero una grande partita questa!».

MAGLIA AUTOGRAFATA Alla fine del match d’andata non ha perso un’occasione d’oro: Totti e De Rossi gli hanno donato una maglia autografata. Al Feyenoord raccontano che il suo sorriso il giorno dopo il match non avesse confini…molto più per il regalo ricevuto che per il pareggio ottenuto sul campo dal Feyenoord. Nel suo profilo Facebook spiccano foto di Roma e pure un’immagine della Curva Sud dopo il derby vinto 2-0 dalla squadra di Garcia un anno e mezzo fa. Comunque vada, per lui stasera sarà un successo. Magari meno per i suoi fratelli, due gemelli di 17 anni che giocano (con successo) nelle giovanili del Feyenoord: Rodney e Milton sono allenati da Roy Makaay, l’ex centravanti, e sono già stati convocati nell’Olanda U19. Pare siano molto talentuosi: chissà se a Trigoria li conoscono…

La Gazzetta dello Sport – D. Stoppini

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