Pagine Romaniste (F. Castellucci) – L’urna di Nyon ha sentenziato che nel quarto di Uefa Europa League, ci sarà il re-match della finale di Conference League di Tirana della passata stagione. Ancora il Feyenoord nel cammino europeo della Roma di José Mourinho, ancora gli olandesi nel fato dei giallorossi. Andata a Rotterdam, allo Stadion Feijenoord, il 13 aprile, mentre il ritorno allo Stadio Olimpico la settimana successiva.
LA SQUADRA
Il Feyenoord della scorsa stagione non esiste più. O meglio, non esiste la stessa ossatura calcolando che il mercato ha privato gli olandesi di Dessers, capocannoniere della scorsa Conference League con 10 gol, Sinisterra, Malacia e Senesi. Gli innesti di Szymanski a centrocampo e Hancko in difesa hanno portato tecnica e fisicità, Danilo e Gimenez goal e qualità nelle giocate offensive.
I numerosi giovani che compongono la rosa sono esplosi e maturati. I punti deboli dei biancorossi sono la fase difensiva, che spesso concede qualche azione di troppo e l’inesperienza data dalla giovane età della rosa.
La formazione tipo (4-2-1-3): Wellenreuther; Geertruida, Trauner, Hancko, Lopez; Kokcu, Wieffer; Szymansky; Jahanbakhsh, Gimenez, Idrissi.
RENDIMENTO
Il rendimento della squadra di Slot in Eredivise finora è stato netto: 17 vittorie, 7 pareggi e una sola sconfitta e primato in classifica a +3 sull’Ajax. In Coppa d’Olanda i biancorossi si sono qualificati alla semifinale, dove sfideranno proprio i Lancieri di Amsterdam.
In Europa League, invece, la squadra di Rotterdam è passata prima nel Girone F, quello con tutte le squadre a pari punti (8), con il Midtjylland secondo, Lazio terza e Sturm Graz, ma solo per una migliore differenza reti (13 gol fatti e 9 subiti). Nei quarti invece, hanno eliminato agevolmente lo Shakhtar Donetsk, con il 7-1 del ritorno, dopo il pareggio dell’andata per 1-1.
LE STELLE
Sicuramente Arne Slot, tecnico classe ’78, dall’arrivo nel 2021 ha dato una marcia in più. Posizioni al vertice della classifica, cammino convincente in Europa, con la finale di Conference dello scorso anno persa proprio contro la Roma, ed il primato di miglior attacco in questa Europa League. Nonostante le numerose cessioni, la squadra non ha mai mancato di identità e gioco.
Orkun Kökcü, nato in Olanda, ma con passaporto turco, il numero 10 è il giocatore chiave del Feyenoord. Centrocampista ambidestro, bravissimo nei passaggi chiave, ma anche nel segnare, infatti è già a doppia cifra in stagione. Il classe 2000 è dotato di ottima tecnica, oltre ad avere una grande classe.
Il mercato estivo ha portato come arma in più il messicano 2001, Gimenez, approdato dal Cruz Azul, a quota 5 reti nella competizione, 14 totali in stagione. In attacco anche l’iraniano Jahanbakhsh, esterno offensivo 29enne, sta vivendo un’ottima stagione realizzativa nelle coppe europee (con 3 gol). La fascia destra è una delle chiavi della squadra, presidiata dal classe 2000 Geertruida, terzino offensivo, costantemente presente nei meccanismi offensivi dei prossimi avversari dei giallorossi nel cammino verso la finale di Budapest.