Anche il mercato cerca le sue soluzioni per allontanare lo spettro della crisi. Lo stop al campionato e le incertezze sull’immediato futuro hanno già prodotto effetti. Senza le relazioni degli scout tutto il processo di reclutamento resta monco, anche gli appuntamenti tra gli operatori sono saltati. Molti procuratori sono costretti a “mettersi in ferie” e questa pausa forzata rischia di compromettere la naturale evoluzione delle trattative e la Borsa virtuale dei valori calcistici registra sin da ora un danno patrimoniale. Se un calciatore non scende in campo la sua quotazione ne soffre, come se fosse infortunato. In questa fase le società devono fare i conti con una crisi senza precedenti, legata alla sospensione del campionato e non c’è tempo per nuove spese. Lo scrive Carlo Laudisa de La Gazzetta Dello Sport.