Come il calcio maschile, quello femminile è ormai fermo da due mesi. A differenza dei colleghi però, le ragazze della Serie A Femminile vivono una maggior incertezza rispetto al possibile ritorno in campo, in quanto mancano i fondi a disposizione e delle strutture adatte per garantire la sicurezza delle atlete. Di questo ed altro ha parlato Elisa Bartoli, terzino e capitano della Roma Femminile, ai microfoni di Sky Sport 24. Di seguito, le sue dichiarazioni:
“Guardare la Roma mi manca, ma ciò che mi manca ancora di più è ciò che creano questi eventi, l’unione che si crea tra le persone, l’entusiasmo e la voglia di tifare tutti insieme. Mi manca soprattutto giocare, mi mancano questi colori, indossare la mia maglia e mi mancano le mie compagne, mi manca vedere i tifosi in tribuna che esultano e piangono con te. Mi manca entrare in campo al Tre Fontane con l’inno che canto ogni volta che entro in campo e che mi fa venire i brividi, è una sensazione stupenda”.
Sulla ripresa.
In questi giorni ho pensato all’eventualità che non si riprenda il campionato, stiamo lottando una battaglia più grande e siamo uniti in questa emergenza. Mi manca tutto, mi manca l’adrenalina, il calore dei tifosi, le compagne e lo staff. Mi mancano gli abbracci e i sorrisi, anche le arrabbiature. La mia famiglia mi chiama ogni giorno per chiedermi se ho novità, non vede l’ora di rivederci in campo perché rendiamo tutti felici, per ogni volta ho una risposta negativa e questo mi fa dispiacere.