Corriere dello Sport (R. Maida) – È tornato all’Olimpico, sull’erba che sentiva sua, ed è uscito vincitore. Non è stata una serata banale per Felix Afena Gyan, il giovane attaccante che Mourinho ha lanciato nella Roma producendo una bella plusvalenza di mercato.
Mercoledì, Felix ha allontanato un incubo: aveva lasciato Trigoria subito dopo aver provocato involontariamente l’incidente di Wijnaldum, adesso può tirare un sospiro di sollievo per averlo rivisito correre in campo.
Che effetto le ha fatto tornare all’Olimpico e affrontare la “sua” Roma?
“Ammetto di essermi emozionato. Giocare su quel campo con dei colori diversi addosso è stato strano. Ma è andata bene. E ovviamente sono felice che la Cremo abbia vinto”.
Ha incontrato Mourinho, il suo padre calcistico?
“Purtroppo no, avrei voluto. Ma la partita è andata in un certo modo e non ci siamo incrociati. Comunque lui resterà sempre nel mio cuore”.
Mercoledì ha avuto l’occasione di abbracciare Wijnaldum, dopo lo sfortunato scontro di gioco in allenamento che ad agosto gli provocò la frattura della tibia.
“Per me è stata una grande gioia rivederlo in campo. Mi sono detto tante volte che non avrei dovuto sentirmi in colpa perché il suo infortunio è stato determinato da uno scontro, non da un mio fallo intenzionale. Ovviamente però mi è dispiaciuto tantissimo per Gini, che merita il meglio e potrà dare un grande aiuto alla Roma da ora in poi”.