Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Ha trascorso un’intera estate alla ricerca della felicità tra i tormenti del mercato, i dubbi sul futuro e le critiche che ha prontamente schivato per non distogliere lo sguardo dal suo obiettivo: essere pronto per la nuova stagione, al di là della maglia che avrebbe indossato. A distanza di tre mesi dall’ultima partita giocata con l’Inter, i 33 minuti a Istanbul, Romelu Lukaku ha finalmente ritrovato quella felicità a lungo inseguita. E con lei anche la condizione atletica per cui ha tanto lavorato in quasi novanta giorni di solitudine.
Più che dei numeri primi, del numero uno. Di un top player che ha scelto di salutare Milano – a modo suo, diciamo – per cominciare una nuova avventura in Italia, rilanciarsi e diventare il vero e proprio re di una piazza che lo ha celebrato ancor prima che sbarcasse nella Capitale. La Roma vive di sogni e di emozioni, Big Rom – come accaduto prima con Mourinho e poi con Dybala – ha trasmesso esattamente questo ai suoi tifosi, portandoli all’esaltazione e alla ricerca di un nuovo trionfo.
Motivo per cui adesso Romelu sente sulle spalle il peso di una squadra che fa affidamento su di lui per uscire dalla crisi, non solo quella delle ultime tre partite, ma anche quella realizzativa che dalla scorsa stagione sta tormentando la Roma con il digiuno dei suoi centravanti. Il peso dell’attacco, certo, un ulteriore stimolo per lui dopo aver accettato una sfida ben diversa dalle ultime sue esperienze tra Manchester United, Chelsea e Inter.
Per questo Big Rom si sente davvero pronto a cominciare la stagione dopo i diciannove minuti di “riscaldamento” nella gara contro il Milan. La condizione atletica è migliorata, la convocazione in nazionale di certo lo ha aiutato ad aumentare i carichi di lavoro e da oggi a mettere anche minuti nelle gambe per poi presentarsi il 17, contro l’Empoli, in una forma perfetta. Questo pomeriggio alle 15 l’Azerbaigian, con una maglia da titolare: “Romelu è il nostro capitano, deve giocare. Non ha i novanta minuti nelle gambe, certo, ma è pronto ed è in forma”.
Il ct del Belgio non ci ha pensato due volte dopo averlo visto in allenamento in buone condizioni. Sia atletiche che mentali. I gol in partitella, la velocità, i dribbling, ma anche la spensieratezza mentale con cui ha preso il gruppo in mano e guidato i giovani. “Il maestro e l’apprendista”, si legge nella didascalia di una foto pubblicata sui social dalla nazionale che ritrae Lukaku e Doku. Per la cronaca, ventunenne acquistato dal City per 65 milioni di euro.
Leader del gruppo, chioccia per i più giovani, di certo una figura importante anche per il ct Tedesco. Così come lo sarà anche per Mourinho che lo aspetta a braccia aperte per metterlo al centro della sua Roma. In Belgio non si fa che parlare di Big Rom, della sua importanza nella nazionale ma anche della sua professionalità per essere arrivato al ritiro in buonissima condizione: “Ha giocato poco, ma sta bene”, ha commentato Tedesco.
Grazie soprattutto alle 3-4 ore di allenamento al giorno durante l’estate, seguito attentamente dal suo preparatore atletico di fiducia Bert Driesen che anche dopo la firma con la Roma non smette di aiutarlo creando le migliori condizioni per fargli dare il massimo. L’Azerbaigian e l’Estonia, due gare da giocare al massimo, poi il ritorno nella Capitale dove ieri qualche tifoso interista ha esposto uno striscione contro di lui (“Lukaku infame”). Poco importa, Romelu sui social ci ha riso su con una sua foto in allenamento, perché in questo momento nessuno gli può portare via la felicità ritrovata.