La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Per capire quanta voglia la Roma avesse di prendersi i quarti di Champions forse basterebbero questi due dati: non ha subito tiri nello specchio in un match di coppa dei Campioni per la prima volta da quando esiste il girone unico, stagione 2004-2005. E per la prima volta nella moderna Champions ha chiuso quattro gare casalinghe consecutive senza subire gol. Tutti a difesa di Alisson, quindi, tutti a difesa di un sogno che ad agosto nessuno credeva possibile ed invece ora sta diventando una splendida realtà. E la poca voglia con cui i 50mila (scarsi) dell’Olimpico lasciano lo stadio al fischio finale, tutt’uno con i calciatori, fa capire, più dei numeri, quanta voglia avessero anche loro di prendersi i quarti, dieci anni dopo l’ultima volta.
GUERRIERO – Quando la Roma nel 2008 eliminava il Real, Radja Nainggolan era una giovane promessa del Piacenza. Oggi è un punto di riferimento della Roma e quando si presenta davanti alle telecamere sembra quasi non sentire la stanchezza, con un sorriso enorme. «Tanti ragazzi, compreso me, sognavano questo momento. Siamo euforici». Senza giri di parole, senza pensare a cosa dire e non dire, Nainggolan racconta così questa notte speciale per la Roma: «In Champions abbiamo fatto un grande cammino, anche l’atmosfera all’Olimpico era bellissima e speriamo di continuare questo cammino tutti insieme».
GRAZIE BRUNO – Ci si penserà da oggi, ieri la gioia era troppa ed è esplosa nello spogliatoio. Via social Florenzi dice che «certe vittorie sono per veri gladiatori» e poi in tv aggiunge che «Dzeko è il nostro diamante e ce lo teniamo stretto, ai quarti pensiamo da domani», mentre Strootman ribadisce: «Non era una partita per salvare la stagione, ma per fare qualcosa in più. Lo stadio era bellissimo, sarebbe fantastico giocare così anche con le squadre più piccole. Questa è davvero una bella serata». La festa, iniziata in campo, prosegue dopo, dall’Inghilterra arrivano i complimenti di Riise, ma la palma della foto migliore, che più di tutte racconta la gioia della Roma, è quella della squadra intorno alla gamba di Peres, decisiva per il salvataggio sulla linea dell’andata. È il giocatore più bersagliato dai tifosi, ma la sua «parata» in Ucraina ha regalato alla Roma una bella fetta di qualificazione. E l’euforia raccontata da Nainggolan coinvolge, eccome, anche lui.