Il giallo della Fondazione dura appena 24 ore. Secondo «La Repubblica» i soldi versati dai club di Serie A nella speciale cassa della Figc, come impone la Legge Melandri, vengono distribuiti ai club di Lega Pro per comprare consensi.
Il Presidente della Fondazione per la mutualità generale negli sport professionistici a squadre cerca di spazzar via ombre e speculazioni. «Le modalità di distribuzione dei fondi, derivanti da una quota dei ricavi dei diritti audiovisivi che Lega di Serie A destina alla Fondazione, sono state definite sulla base del dettato legislativo e rispondono a finalità di mutualità generale – sottolinea Maurizio Beretta – tutti i progetti approvati e finanziati dalla Fondazione sono certificati da advisor esterni e rendicontati a consuntivo. La Fondazione si è autodotata di un Regolamento per la disciplina delle modalità di accesso alle risorse nel quale è previsto che i progetti possono essere presentati tramite i cosiddetti Enti Veicolatori (Coni, Leghe calcio e basket) i quali devono verificarne la compatibilità con i disposti di legge e farli certificare da un soggetto terzo abilitato ed indipendente – continua Beretta – la valutazione e l’assegnazione sono di competenza del Cda il quale ogni anno relaziona. La congruità dei Progetti alla legge, allo statuto della Fondazione e alle sue delibere deve essere attestata da una società di revisione indipendente. Ogni Ente Veicolatore deve indicare un dirigente quale referente degli Organi della Fondazione per consentire loro l’accesso a tutta la documentazione».
Il Cda è composto da 12 membri, e oltre ai rappresentanti della Serie A e della Serie B, siedono tre consiglieri nominati dalla Figc, uno dal Coni, uno dalla Federbasket e uno dalla Lega Basket. Il Presidente del Collegio dei Revisori della Fondazione è nominato dal Ministro dell’Economia e Finanze e, la Fondazione – di natura privatistica – è soggetta al controllo prefettizio di legge.
Il Tempo – S. Pieretti