Il Tempo (M. Cirulli) – Non solo per il gol delle speranze, ma Stephan El Shaarawy è sempre più al centro del progetto Roma di Daniele De Rossi. L’esterno di Savona contro i nerazzurri ha ritrovato la via del gol da titolare, fondamentale che mancava dallo scorso campionato, quando parti dal primo minuto con la Fiorentina realizzando dopo 10 minuti il momentaneo 1-0, poi ribaltato dalla Viola grazie alle marcature di Jovic e Ikoné. Con il ritorno alla difesa a quattro El Shaarawy ha potuto così abbandonare il ruolo di esterno a tutta fascia impiegato con Mourinho, liberandosi così da compiti più difensivi e concentrandosi principalmente sulla fase offensiva, conscio che nello stesso lato di campo è presente un altro giocatore a supporto.
Se con il tecnico portoghese l’esterno si era reinventato come quinto di centrocampo, con il suo ex compagno di squadra ha fatto un ulteriore passo in avanti, sottolineato dallo stesso allenatore in conferenza stampa. “Sta avendo un’evoluzione anche mentale – ha affermato De Rossi – una volta era morbido e mi ci arrabbiavo, adesso è un calciatore vero”. Così come Pellegrini, il “Faraone” è uno degli elementi che sembrano rivitalizzati dal lavoro della bandiera romanista, complice anche il rapporto di amicizia che c’è stato tra i due: entrambi alla fine della stagione 2019-2020 salutarono la Capitale dopo 4 anni insieme sul terreno di gioco – De Rossi viaggiò in direzione Buenos Aires mentre El Shaarawy fu ceduto allo Shanghai Shenhua per poi tornare nel gennaio del 2021.
Da quel momento non ha più lasciato Roma, con tanto di rinnovo fino al 2025 arrivato la scorsa estate, diventando uno dei punti fermi trai tifosi con più presenze nella storia del club. Attualmente con le sue 260 apparizioni è infatti 26′ e tra i giocatori attualmente a disposizione è dietro solo al capitano, fermo a quota 261. Da calciatore in grado di trovare il guizzo esclusivamente a gara in corso, quindi, con il cambio in panchina El Shaarawy sta tornando un giocatore decisivo anche da titolare, un elemento in più per De Rossi, un amico, che potrà così dare il suo contributo sia per la rincorsa Champions, sia per le notti europee che verranno.