Paulo Roberto Falcao, ex giocatore della Roma, ha rilasciato un’intervista a Leggo. Queste alcune delle sue parole sul passato e sullo stato attuale del club giallorosso:
In Italia e a Roma in particolare Falcao è considerato un mito del calcio mondiale.
Fa piacere essere ricordato così. Ormai sono passati più di 30 anni da quando giocavo nella Roma ma, ogni volta che torno, ricevo tanti attestati di stima. È emozionante. Credo che, al di là di quello che ho fatto in campo, sia importante come mi sia comportato. Ho cercato sempre di essere corretto e leale.
Che ne pensa della Roma di oggi?
Mi auguro possa arrivare il più in alto possibile. Mi sembra ci sia un bel progetto, ora però bisogna insistere e seguire il nuovo tecnico Fonseca.
Rispetto a club come la Juve, alla Roma manca uno stadio di proprietà.
Il calcio moderno va verso quella direzione, i club più forti del mondo hanno tutti stadi di proprietà. E’ evidente che per la Roma quello deve essere l’obiettivo finale.
Falcao a Roma ha lasciato un segno incancellabile. Con l’addio di Daniele De Rossi, dopo quello di Totti nel 2017, in giallorosso non ci sono più bandiere.
Il calcio moderno va avanti e corre veloce; su De Rossi, però, vorrei dire una cosa: ha avuto coraggio ad andare a giocare in Argentina, in un grande club come il Boca Juniors. Sono ammirato dalla sua decisione; credo che i giocatori italiani siano troppo legati alla serie A e facciano poca esperienza all’estero. In questo De Rossi può diventare un esempio.