Fagioli, Volpato e gli altri baby: la ‘Generazione Z’ che non cresce

La Gazzetta dello Sport (T. Gianfranco) – Prima Fagioli, poi Volpato. Generazione Z. L’interesse e perfino l’entusiasmo suscitati dagli autori delle reti grazie alle quali Juventus e Roma nell’ultima giornata di campionato sono venute a capo di due partite complicate meritano qualche ulteriore riflessione. Sono la conferma che il vento sta cambiando, che finalmente pure in Italia i giovani calciatori cominciano a trovare lo spazio che meritano e che serve alla loro crescita oppure sono poco più che due lampi nel buio?

Probabilmente non è un caso che stiamo parlando di due giocatori di Juventus e Roma. La società bianconera è stata finora l’unica ad allestire una squadra B e quindi a cercare di dare più consistenza al suo vivaio e allo scouting in giro per il mondo di ragazzi promettenti.

In quanto alla Roma, sta cominciando a raccogliere i primi risultati del nuovo approccio allo sviluppo di un settore giovanile più orientato alla formazione del singolo calciatore che ai risultati delle squadre nei campionati di categoria. Anche se poi Volpato non è il frutto di questo interessantissimo lavoro.

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