La Gazzetta dello Sport (F.M.Ricci) – Il Barcellona è sopravvissuto benissimo anche senza Leo Messi e si diceva che l’argentino poteva prendersela comoda, non affrettare il rientro. Vero, però appena è rientrato il Barça si è immediatamente illuminato. La capacità di giocare senza Messi è stata una sorpresa ma il ritorno alla normalità è stato devastante.
DIGIUNO – Dopo la mezz’ora al Bernabeu chiusa con un paio di spunti e senza reti, in una partita senza grande intensità, col Barça già qualificato prima di scendere in campo e la Roma incredibilmente remissiva, Leo è ripartito fortissimo come se dovesse recuperare il tempo perduto con l’infortunio. Quasi due mesi di stop e il gol in Champions che mancava dal 6 maggio scorso, giorno della doppietta al Bayern di Guardiola nell’andata della semifinale. Poi a secco al ritorno, nella finale contro la Juventus e all’andata con la Roma. Per i suoi standard, un’eternità.
INDEMONIATO – Ha impiegato 4 minuti a creare un’occasione sventata da Szczesny, altri 2 a segnare un gol annullato per un fuorigioco inesistente di Neymar e al 9’ ha sprecato un taglio magnifico di Busquets. Meno di 10 minuti, una scarica di elettricità che ha fulminato la Roma. Leo non ha partecipato al primo gol del Barça ma ha segnato il secondo, quella meraviglia collettiva che vedete descritta graficamente con i 27 passaggi (gli ultimi 5 del trio delle meraviglie dell’attacco blaugrana) e i 10 giocatori del Barcellona che toccano la palla. Ha festeggiato tanto Leo, perché altrettanto si dev’essere spaventato il 26 settembre quando il ginocchio si è piegato male all’alba della partita contro il Las Palmas. La serata di Leo è proseguita sullo splendido velluto steso dalla Roma tra accelerazioni, dribbling e combinazioni da flipper con i compagni e alcuni momenti significativi.
GENEROSITÀ – Il gol regalato a Piqué, che lo cercava da sabato al Bernabeu, il rigore lasciato a Neymar che era a secco di gol nella serata (e l’ha sbagliato) e persino un’ammonizione per un recupero falloso su Iturbe a un passo dalla linea dell’area del Barça. Sì: Leo è tornato di gran carriera a difendere in un territorio per lui poco abituale, segnale di una condizione fisica già eccellente (ha giocato 90’) e di una voglia feroce. Il reuccio è tornato, il Barça al momento è inarrestabile.