Face 2 Face, Dzeko: “Bisogna crederci sempre e non arrendersi mai”. Strootman: “Kolarov il più competitivo negli allenamenti” – VIDEO

Edin Dzeko e Kevin Strootman, rispettivamente attaccante e centrocampista della Roma, si sono intervistati a vicenda nel ‘Face 2 Face’ di Roma TV. Queste le loro parole:

Dzeko: “Sei nervoso?”.
Strootman: “Un po’ “.

Strootman: “Oh, domanda lunga. Preferiresti avere la cresta di Radja o il suo tatuaggio sul collo?”.
Dzeko: “Nessuna delle due cose”.
Strootman: “Neanche io”.
Dzeko: “C’è un’altra opzione a queste? “.
Strootman: “No, devi scegliere”.
Dzeko: “Ma le prime due no”.

Dzeko: “Qual è lo stadio o il Paese più difficile in cui hai giocato? O il club più difficile da affrontare?”.
Strootman: “Penso la Turchia. Credo fosse una gara contro il Trabzonspor. O il Bursaspor, non mi ricordo, comunque in Turchia. C’era moltissima gente e il rumore era incredibile. Ma abbiamo vinto, quindi…”.
Dzeko: “Sì, direi anche io la Turchia”.

Strootman: “Qual è il miglior consiglio che hai mai ricevuto?”.
Dzeko: “Il miglior consiglio che ho ricevuto è stato quello di crederci sempre e non arrendersi mai. Quando smetti di crederci, smetti anche di giocare e se ti arrendi non saprai mai dove puoi arrivare. Magari crediamo di poter arrivare fino ad un certo punto ma in realtà possiamo puntare più in alto”.
Strootman: “E’ vero, avete sentito?”.

Dzeko: “Chi è il giocatore più competitivo durante gli allenamenti? Dovrei rispondere io! (ride, ndr)”.
Strootman: “Il più competitivo sei tu (ride, ndr). No no, potremmo dire Kolarov. Lui è uno competitivo”.
Dzeko: “Anche Aleks sì”.
Strootman: “Non gli piace perdere o pareggiare”.

Strootman: “Chi è meglio tra Marco Van Basten e Andriy Shevchenko?”.
Dzeko: “Ah, mi metti in difficoltà. Non direi che ce n’è uno più forte tra i due ma…”.
Strootman: “Chi era il tuo idolo?”.
Dzeko: “Il mio idolo era Shevchenko quindi scelgo lui, ma sono stati entrambi grandi giocatori. E ovviamente è difficile scegliere. Tu diresti Van Basten”.
Strootman: “Ovviamente, perché è olandese. Orgoglio olandese!”.

Dzeko: “Hai mai visto Aleksandar Kolarov sorridere?”.
Strootman: “Dopo la gara con lo Shakhtar era in campo che sorrideva. Penso l’abbiano visto tutti, credo fosse la prima volta”.
Dzeko: “Sì, ci sono alcune foto che lo testimoniano. E’ un ragazzo sorridente, non preoccupatevi”.

Strootman: “Chi sceglie la musica nello spogliatoio? E cosa ne pensate?”.
Dzeko: “Niente in particolare, c’è sempre la stessa musica. La scelgono gli argentini o i brasiliani. La prossima volta metterò della musica balcanica o bosniaca. Piacerebbe a me e a Kolarov almeno”.
Strootman: “Piacerebbe anche a me. Magari non metterti le cuffie, la metti sul telefono così la possono ascoltare tutti”.
Dzeko: “Piacerebbe anche a Cengo (Under, ndr), perché è abbastanza simile”.

Dzeko: “Questa è bella! Cos’è più bello? Il passaggio per il gol contro lo Shakhtar o il tiro? Ma che domanda è?!”.
Strootman: “Il tiro, ovviamente. Abbiamo parlato molto di questa cosa anche nell’intervallo. Se fai un passaggio del genere e l’attaccante non segna… Era molto difficile perché la palla stava girando. Se tiri sull’altro lato la palla andrebbe da tutt’altra parte. Con quell’effetto, devi tirare di esterno e la palla va in rete”.
Dzeko: “Non era facile, ma alla fine è andata dentro quindi chi se ne importa”.

Strootman: “Cosa ti manca di più della tua città natale? E qual è il primo posto in cui vai quando ci torni?”.
Dzeko: “Mi mancano molte cose, non ce n’è una in particolare. Ovviamente mi manca la mia famiglia. Mi manca il cibo bosniaco”.
Strootman: “Preferisci il cibo bosniaco a quello italiano?”.
Dzeko: “Sì, il nostro cibo è molto buono, Kevin. Dovresti provarlo una volta. Non si mangia tanto pesce come qua, ma ci sono diversi piatti con la carne. Poi ovviamente mi mancano i miei amici e la città in cui sono cresciuto. Quando ci torno sono molto contento”.

Dzeko: “Se potessi invitare a cena a casa tua quattro persone, viventi o non viventi, chi sceglieresti?”.
Strootman: “Queste domande le fanno solamente in televisione”.
Dzeko: “Siamo in un programma televisivo!”.
Strootman: “Sì, ma non so come rispondere. Diciamo Maradona perché parla molto, ci starebbe bene”.
Dzeko: “Creerebbe una bella atmosfera”.
Strootman: “Esatto! Qualcuno di intelligente… Einstein!”.
Dzeko: “Einstein?”.
Strootman: “Magari ti può dare qualche consiglio. Poi Johan Cruijff per parlare di calcio. Ancora uno, direi Obama”.

Strootman: “Grazie, grazie per le risposte”.
Dzeko: “E’ stata una bella conversazione”.
Strootman: “Ottime risposte! E’ molto meglio del Szczesny Show! Molto meglio!”.

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