Corriere della Sera (M. Ferretti) – La prova provata che i soldi a volte contano zero, e, ciò che realmente conta è scegliere l’uomo giusto e la formula corretta per portarlo a casa si chiama Evan Ndicka. O forse, meglio Ever, cioè sempre. 21 partite di fila da titolare e tutte per 90 minuti dal 7 novembre dello scorso anno, cioè dalla sfida di Europa League della Roma, allora allenata (in maniera pessima) da Juric, contro l’Unions St. Gilloise. Un’assenza dettata da un banale raffreddore. Attenzione però: prima Ndicka era stato sempre titolare e dal primo all’ultimo secondo di gara.
Trentacinque partite in stagione e minutaggio da record. L’affidabilità è un valore da non trascurare in un calcio che viaggia a ritmi infernali e stressanti per corpo e mente. L’ivoriano, poi, è riuscito a non farsi mai squalificare o espellere e questo è difficile visto il ruolo che ricopre. Un difensore forte e corretto, verrebbe da aggiungere. Si attendono conferme già domani contro il Porto, in una gara che la Roma dovrà vincere per proseguire l’avventura in Europa.