Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Eusebio Di Francesco ha fame di vittorie e non vuol lasciare nulla per strada. La Roma giocherà sei partite in ventidue giorni, tra la fine del vecchio e l’inizio del nuovo anno, se supererà il Torino mercoledì prossimo in Coppa Italia. In attesa degli ottavi di Champions League, in programma a febbraio, l’allenatore non vuole trascurare nemmeno la Coppa, che non riuscì a vincere da calciatore con la Roma, che insegue da più di dieci anni il decimo trofeo. Ma vuole affrontare un impegno alla volta e adesso il più importante è quello contro il Cagliari, in programma stasera. «Chi si accontenta alla fine cade, e non ottiene nulla, io voglio tutto», afferma deciso Di Francesco. Non tollera cali di tensione: «Io pretendo che la squadra affronti le partite tutte nello stesso modo. L’obiettivo deve essere sempre la vittoria. Se vogliamo diventare più grandi, anche come mentalità, dobbiamo ambire ad andare avanti in tutte le competizioni».
PIÙ GOL – La Roma stasera giocherà con il logo di Telethon sulle maglie e il tecnico non vuole fallire l’appuntamento con la vittoria dopo due pareggi consecutivi in trasferta: «Il Cagliari è un avversario da temere, ha una sua identità ed è molto pericoloso davanti con Pavoletti, un attaccante che conosco bene, Joao Pedro e Farias, ma noi dobbiamo giocare per vincere». Ammette che la Roma deve migliorare sotto porta: «Nelle ultime gare per quanto costruito siamo stati poco concreti. Facciamo pochi gol rispetto alle altre grandi quindi è necessario migliorare, ma l’aspetto positivo è che non ne prendiamo tanti. Questa settimana in allenamento abbiamo fatto tante esercitazioni per stimolare i miei giocatori ad attaccare meglio. Da questa partita voglio che la squadra risponda con i fatti portando a casa il risultato. Sicuramente possiamo segnare di più e abbiamo bisogno anche delle reti di Schick». L’attaccante ceco stasera partirà titolare per la prima volta insieme a Dzeko, ma Di Francesco ci tiene a ribadire che la Roma giocherà con tre attaccanti: «E’ possibile vederli insieme, ma noi giochiamo col tridente davanti quindi gli attaccanti sono tre e Patrik può essere utilizzato sia da prima punta sia da esterno destro. Mi è piaciuta la sua voglia di mettersi a disposizione, anche se deve ancora lavorare tanto sulla condizione fisica. Ha grandi margini di miglioramento e grandi mezzi, non solo tecnici». Di Francesco non farà calcoli, anche se la prossima partita sarà contro la Juve: «Sarebbe l’errore più grande di tutti pensare già alla Juve. Nainggolan è diffdato, ma non sarò condizionato. Radja potrebbe giocare dal primo minuto, poi è ovvio che so della diffda ma nel mandare in campo i miei giocatori valuto tantissimi fattori. Così come valuterò le condizioni di Strootman, che ha saltato alcuni allenamenti».
RINFORZI – Sul mercato invernale non si sbilancia, ma le valutazioni con Monchi le sta già facendo, se ci sarà l’opportunità la Roma è pronta a intervenire: «Non mi piace parlare di mercato in questo momento. E’ ovvio che uno fa delle valutazioni e si guarda attorno, ma è prematuro parlarne ora. Prima vediamo di arrivare al 6 gennaio con una determinata situazione di classiffca e poi valuteremo cosa ci sarà da fare, considerando anche la volontà di alcuni giocatori, magari di chi è più contento e di chi lo è meno». Insomma, oltre a un rinforzo potrebbe esserci anche una partenza. Infine assicura che le sirene inglesi non lo distraggono: «Io non so niente, ma non corro il rischio di essere condizionato. Io non devo accontentarmi, sono concentratissimo solo sulla Roma e sono contentissimo di allenare questo club»,