Pagine Romaniste (E.Bandini) – La Roma adesso pensa in grande e da grande. Giovedì sera ha eliminato l’Ajax raggiungendo così le semifinali di Europa League. La squadra di Fonseca quindi è entrata per la settima volta in semifinale nelle coppe europee moderne. Il bilancio dei precedenti è in parità: 3 qualificazioni e 3 eliminazioni. Il prossimo avversario sarà il temibile Manchester United. L’andata si giocherà il 29 aprile all’Old Trafford, mentre il ritorno è in programma il 6 maggio all’Olimpico. Le due squadre, tra il 2007 e il 2008, si sono già affrontate in 6 occasioni sempre in Champions. I precedenti sicuramente non sono certo favorevoli per i giallorossi. Il match più famoso è senza dubbio il 7-1 subito in Inghilterra dopo il 2-1 dell’andata dei quarti di Champions League. Nella stagione successiva ben quattro incontri tra le due squadre: nel gruppo F vittoria per 1-0 degli inglesi e pari per 1-1, dunque 2-0 e 1-0 in favore del club allora allenato da Sir Alex Ferguson nei due match dei quarti.
I capitolini però non devono pensare al passato ma al presente perché si presentano alle semifinali in grande forma, almeno in Europa League. In questa edizione infatti hanno ottenuto 9 vittorie: ne manca solo una per battere il record stabilito nella Coppa Uefa 1990-91. “Non conosco la Roma, nel senso che non li ho visti giocare. Ma sappiamo quanto sia pericoloso Dzeko, e conosco Mkhitaryan e Smalling. La Roma ha una grande tradizione“. Così il tecnico Ole-Gunnar Solskjaer, al termine del ritorno dei quarti vinto contro il Granada, ha parlato della Roma. Si unisce al coro anche Paul Pogba: “Abbiamo conquistato la semifinale, ci prepareremo per la Roma. Conosciamo un pochino la storia favorevole del club contro la Roma, anche questo può avere il suo ruolo. Non vediamo di scendere in campo, vogliamo conquistare il trofeo e per questo dobbiamo vincere contro la Roma“.
Il Manchester United probabilmente è la squadra favorita per la vittoria finale del torneo. Gli inglesi sono secondi in classifica in Premier League, staccati però da ben 11 punti dal City capolista. Il cammino europeo quest’anno non è iniziato benissimo visto che sono arrivati solo terzi nel girone Champions alle spalle di Psg e Lipsia. Scesi in Europa League però hanno avuto un percorso netto eliminando Real Sociedad, Milan e Granada. C’è un dato statistico però che potrebbe far preoccupare la Roma soprattuto in vista della gara d’andata: lo United infatti non ha mai perso una delle ultime 17 gare di Europa League disputate nel proprio stadio. Inoltre è imbattuto in casa da 9 partite consecutive in tutte le competizioni: 6 vittorie e 3 pareggi.
Nel campionato inglese è secondo per gol fatti (61) e quarto per reti subite (34) mentre, prendendo in considerazione i 5 maggiori campionato europei, è la quarta squadra per la percentuale di tiri nello specchio della porta (42,6%), dopo Barcellona, Atletico Madrid e Celta Vigo. Il modulo con cui scende in campo solitamente con il 4-2-3-1. Gli piace avere il possesso palla e costruire l’azione dal basso. I Red Devils si buttano spesso in avanti con diversi giocatori lasciando così diversi spazzi dietro ed esponendosi ai contropiedi avversari. Solskjaer avrà a disposizione praticamente l’intera rosa per il primo match delle semifinali: nessun squalificato ma ci sarà sicuramente una grande assenza. Anthony Martial infatti, nell’ultima sosta per le nazionali, ha riportato la rottura parziale del legamento del ginocchio sinistro. La stampa inglese parla già di stagione finita e mette anche in dubbio la sua partecipazione all’Europeo. In dubbio anche Eric Bailly che da inizio mese ha contratto il Coronavirus e ha già saltato 4 gare. Infine, recentemente era rimasto ai box Daniel James: il giovane esterno d’attacco infatti aveva saltato l’ultima gara di campionato con il Tottenham per una botta al ginocchio ma contro il Granada è rientrato giocando la mezz’ora di gioco finale.
Sono diversi i giocatori a cui dovrà stare attenta la Roma, in primis a David De Gea. Lo spagnolo è uno dei migliori giocatori al mondo nel suo ruolo, anche se ultimamente ha alternato ottime prestazioni con parate decisive a partite sicuramente sottotono con alcuni errori grossolani. Tanto che sarebbe addirittura pronto a lasciare lo United dopo 10 anni: lo seguono con attenzione Borussia Dortmund, Juventus e Atletico Madrid. Per questo motivo spesso in questa stagione ha giocato in 21 occasioni il giovane Dean Henderson. In difesa la coppia Maguire-Lindelof non è insuperabile anche se spesso dai loro piedi nascono dei pericolosi lanci lunghi per gli attaccanti, come ad esempio nel gol di Rashford in casa del Granada. I terzini Aaron Wan-Bissaka e Luke Shaw spingono molto sulle fasce ma lasciano diversi spazi alle loro spalle, la Roma quindi dovrà sfruttare proprio questa loro caratteristica per far male.
Il centrocampo è sicuramente uno dei loro punto di forza. In questo reparto hanno giocatori del calibro di Matic, Pogba, Van De Beek, McTominay e Fred. Tra di loro i giocatori a cui bisogna stare più attenti sono sicuramente Pogba, per le sue capacità balistiche dalla distanza (5 reti stagionali), e il giovane McTominay, per i suoi inserimenti negli spazi (7 reti stagionali). Sulla trequarti si alternano Juan Mata e Bruno Fernandes. Quest’ultimo da quando è sbarcato ad Old Trafford è esploso. Quest’anno in 49 gare ufficiali ha segnato 24 gol e realizzato 14 assist. L’ex Udinese e Sampdoria inoltre è il rigorista della squadra: in carriera su 42 penalty calciati ne ha sbagliati solamente 3. Infine in attacco, con l’assenza di Martial, si alternano nel ruolo di prima punta Marcus Rashford (20 gol e 12 assist) e Edinson Cavani (9 gol e 2 assist). Insomma Dzeko e compagni adesso dovranno affrontare una vera e propria corazzata. Una finale anticipata in 180 minuti che la Roma non vuole e non può sbagliare.