Lorenzo Pellegrini, capitano della Roma, ha accompagnato Juric nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di Europa League contro l’Elfsborg (leggi QUI le dichiarazioni del tecnico). Queste le sue parole:

“Domani è una partita importante perché fa parte di un percorso che stiamo seguendo con il mister e lo staff per riportare l’entusiasmo che non era andato dove volevamo dopo le prime giornate. Dobbiamo tornare a lavorare con il sorriso, ma soprattutto continuare a farlo forte. Per me e penso anche Bryan (Cristante, ndr) è sempre il campo quello che decide e ti fa risollevare. È normale essere giudicati se uno ha un momento difficile, però è sempre il campo che ti aiuta a risolvere i problemi. Oltre a quello anche entrare a Trigoria e vedere che fai parte di un gruppo e di una famiglia, che stiamo ricostruendo rapidamente, ti aiuta”.

Su De Rossi: hai parlato con la proprietà e con l’ex CEO Souloukou? Ci sono voci secondo le quali saresti stato disposto a rinunciare alla fascia…

Non penso sia una mancanza di rispetto nei confronti del mister. Perché ha capito il giorno in cui è arrivato la nostra tristezza. Ma è stato anche eccezionale perché ci ha fatto da subito venire la voglia di cambiare questa tristezza in voglia di cambiare le cose. Il giorno dell’esonero di De Rossi, io non sono un tipo da pagliacciate ma uno che dice quello che pensa, ho deciso di dire la verità. Poi sono successe tante altre cose, dove anche non è stata richiesta la mia verità. Io ho tanta stima per Daniele e il suo staff e ci stavano dando tanto. Ora però si va avanti perché la Roma è la cosa più importante e va sempre avanti. E siamo stati fortunati a trovare, prima di un professionista, un uomo che è riuscito a capire la nostra tristezza e a far tornare le cose sulla giusta via. La fascia per me è importante se non la metti solo la domenica. Devi metterla tutti i giorni aiutando i tuoi compagni quando ne hanno bisogno. Io non smetterò mai di cercare di far andare bene le cose per la Roma e di aiutare i miei compagni. Sento questo gruppo mio, come spero tutti, e ci siamo comportati da grande gruppo, cosa di cui sono orgoglioso.

Il rapporto coi tifosi…
È importante giocare bene per far cambiare l’idea alle persone che in quel momento ti stanno fischiando. Io non ho altre cose da recriminarmi se non le prestazione e con quelle voglio rispondere.

Pisilli?
Secondo me Niccolò (Pisilli, ndr) è un ragazzo con un’umiltà incredibile che tutti i giorni viene al campo e si allena stando attento al minimo dettaglio. Questa è una cosa buona per tutti noi. È un giocatore forte e moderno: sa contrastare e giocare il pallone, ma anche inserirsi e fare gol. Dipende da lui la sua crescita e dal gruppo è ben voluto. Sono felice di vederlo segnare oltre che per i tre punti, ma anche perché è sempre bello vedere in un ragazzo pulito come lui qualcosa che io ho già vissuto.