La Repubblica (M. Juric) – È una notte di Europa League. Una notte di sorprese. Amare. La Roma prende il primo posto e lo cestina. Ora serve un’impresa. Un incastro improbabile: lo Slavia Praga dovrebbe perdere la prossima partita contro il Servette e la Roma vincere contro lo Sheriff. Sì, perché proprio lo Slavia ieri sera è riuscito a ribaltare la partita contro lo Sheriff, capace contro ogni pronostico di costringere i cechi a un match tiratissimo.
I diretti concorrenti per il primato non si sono fermati. Mentre i giallorossi sono andati in tilt. E, sorpresaccia, non sono riusciti ad andare oltre il paraggio contro gli svizzeri del Servette nonostante in campo ci fossero Lukaku e Dybala, nonostante l’ingresso di capitan Pellegrini e di Renato Sanches, fin qui fantasma da infermeria. Finisce 1-1 e la Roma porta a casa ben poco oltre alla grandissima parata di Svilar nel primo tempo.
L’amarezza di Mourinho è evidente. Di ritorno in panchina in Europa dopo la lunga squalifica rimediata nei tunnel dello stadio di Budapest dopo la contestatissima finale contro il Siviglia dello scorso anno. Lo Slavia Praga pare andato. Così come la Roma, che rischia lo spareggio contro una delle terze classificate dei gironi di Champions: un doppio confronto in più che Mou voleva evitare a tutti i costi. Anche perché le forze a disposizione della Roma sono quelle che sono.