Esaltazione e brividi, è una Roma a due facce: fin qui zero gol subiti nei primi tempi e zero siglati nei secondi

Pagine Romaniste (Alessio Nardo) – Fatica, sudore e sofferenza. Quel che resta è un buon pareggio che consente alla Roma di continuare a coltivare i propri sogni europei. Contro l’Atletico Madrid di Simeone, finalista due volte nelle ultime quattro edizioni della Champions League, arriva uno 0-0 utile per morale e e classifica. I giallorossi non impattavano in casa nel massimo torneo continentale dal 9 dicembre 2015: fu proprio un pari a reti bianche, con il Bate Borisov, che permise all’allora formazione di Garcia di superare il turno e accedere agli ottavi.

DEBUTTO CON PARI, COME DUE ANNI FA – E proprio a quel girone (2015-2016) risaliva l’ultimo esordio della Roma in Champions con un segno X: sempre contro una spagnola, il Barcellona (1-1). La squadra di mister Di Francesco si conferma poco incline al gol in queste prime uscite ufficiali. Appena due realizzati in tre partite, da Kolarov a Bergamo (su punizione) e da Dzeko contro l’Inter (l’unico su azione). Una partenza simile, in tema di reti all’attivo, non si verificava dal 2011-2012: anche in quell’occasione 2 gol nelle prime 3 gare dell’anno (uno allo Slovan Bratislava, di Perrotta, e l’altro al Cagliari firmato De Rossi). Da registrare il doppio clean sheet, ossia la porta imbattuta con Atalanta e Atletico (in mezzo i tre gol subiti da Icardi e soci). Da segnalare inoltre, fin qui, le zero reti incassate nei primi tempi e al contempo le zero realizzate nei secondi. Piccolo sintomo di una squadra che ama partire forte ma che fa ancora fatica a gestire le proprie risorse durante gli interi 90’ di gioco.

DEFREL E PELLEGRINI, PRIMA IN CHAMPIONS – Lo 0-0 in gare ufficiali mancava ai giallorossi dalla trasferta con l’Astra Giurgiu in Europa League dell’8 dicembre 2016. Serata importante, quella di ieri, per due giocatori: Gregoire Defrel e Lorenzo Pellegrini hanno ufficialmente debuttato in Champions League (lo scorso anno erano stati protagonisti nell’Europa meno nobile, con la maglia del Sassuolo) mentre tutti gli altri elementi scesi in campo potevano già vantare almeno una presenza nella competizione regina. Defrel è anche l’uomo più sostituito della rosa (3 volte su 3) mentre El Shaarawy è sempre subentrato: solo 5 elementi hanno disputato tutti i 270’ stagionali. Tra questi Manolas e Juan Jesus, per ora scelti da Di Francesco quali titolari del reparto (con loro in coppia nei quattro di difesa, 149’ senza gol al passivo). Bruno Peres e Kolarov, in attesa dei recuperi di Karsdorp e Palmieri, sono i due esterni bassi (171’ per il “tandem” serbo-brasiliano). In mediana i tre sovrani rispondono ai nomi di Nainggolan, De Rossi e Strootman (252’ per il tridente), davanti dominano Defrel, Dzeko e Perotti (204’ disputati insieme). Aspettando, ovviamente, il principe dell’estate: Patrik Schick.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti