Sven Goran Eriksson, ex allenatore tra gli altri di Lazio e Roma, ha parlato al Corriere dello Sport. Questo uno stralcio delle sue parole:
È ora di parlare di Roma e Lazio…
Parliamo della Lazio, che è un pezzo meraviglioso della mia vita. Avevo Sergio Cragnotti come presidente, voleva molto bene alla squadra e sul mercato mi comprava quello che volevo. E con il tempo siamo diventati uno squadrone. Quella Lazio era una squadra di campioni che mi divertivo ad allenare. Vi faccio una confidenza: la squadra più importante che ho allenato è la nazionale inglese, lo riconosco. Ma subito dopo arriva la Lazio.
Quindi per il suo cuore è più importante della Roma…
Tanto tanto no, perché i romanisti sono favolosi per la loro passione e per il loro senso di appartenenza. Io ero molto giovane quando arrivai sulla panchina della Roma, a differenza della squadra che aveva gente più che esperta.
Cosa vuol dire?
Era la Roma di Pruzzo, Conti, Graziani, gente che aveva vinto e di conseguenza non aveva più tanta fame. Poi l’abbiamo cambiata, facendola diventare più giovane.