La Repubblica (M. Juric) – Il Dovbyk-day è andato. Entusiasmante sì, ma più sobrio rispetto agli ultimi due anni. Quando tra DybalaLukaku Abraham l’aeroporto di Ciampino si era trasformato in una piccola Curva Sud. Tra cori, fumogeni e qualche problema di ordine pubblico. Invece l’arrivo a Roma dell’attaccante ucraino è passato quasi in sordina, nonostante l’investimento da oltre 35 milioni che la famiglia Friedkin ha deciso di mettere sul piatto per regalare a mister De Rossi il capocannoniere dell’ultima Liga. Circa 200 tifosi hanno accolto Dovbyk nel piazzale antistante lo scalo romano.

Qualche coro, un saluto del 27enne e subito dentro al van che lo ha portato nella clinica romana della Paideia per svolgere le visite mediche. Nel pomeriggio l’ingresso a Trigoria dove l’attaccante ha incontrato Daniele De Rossi, fondamentale nel convincere Dovbyk ad accettare il progetto giallorosso. Dopo le tante telefonate delle ultime settimane, c’è stato il primo abbraccio con l’uomo che dovrà risolvergli il problema del gol. Oggi arriverà l’ufficialità e il primo allenamento con i nuovi compagni di squadra.

Con l’arrivo di Dovbyk è sempre più in dubbio la permanenza di Abraham nella Capitale. La Roma vuole monetizzare la cessione dell’attaccante. Richiesta25 milioni di euro. Una cifra che a Trigoria non ha ancora portato nessuno. Il Milan resta il più serio candidato per acquistare l’inglese, ma servono i soldi. Perché la Roma dopo aver rifiutato mezza rosa come contropartita (Okafor, Origi, Jovic, Calabria) spera che il lavoro dell’intermediario italiano dell’operazione porti a Trigoria l’offerta giusta.