Corriere dello Sport (R. Maida) – Arriva la Roma dopo due sconfitte fragorose. “Beh, speriamo che non ce ne sia una terza“, scherza Paolo Zanetti, che già lo scorso anno con il Venezia provocò una grande delusione a Mourinho. Adesso però sarà un’altra storia: l’Empoli viene da quattro pareggi consecutivi e dovrà giocare la partita perfetta per sbarrare la strada “a una squadra attrezzata per vincere lo scudetto“. Con grande senso della misura, Zanetti ci proverà.
Come si batte un avversario che, al di là delle difficoltà del momento, ha un grande potenziale?
Con l’equilibrio e l’umiltà. Non vogliamo e non possiamo essere spettatori del match, dobbiamo mantenere la nostra identità.
Cioè creare gioco senza rintanarsi. Sa che è pericoloso contro la Roma?
È più pericoloso difendere lo 0-0 e basta: perdo di sicuro. Giocando a modo nostro, abbiamo qualche possibilità. Certo, Mourinho è un allenatore straordinario che può punirti con le ripartenze. Servirà attenzione della doppia fase, per non concedere troppi spazi aperti. Non possiamo cadere nel tranello.
L’esempio della vittoria del suo Venezia, un anno fa, sarà utile in qualche modo?
Soprattutto psicologico. Ci può far capire che a volte le piccole possono battere le grandi. Però devo ammettere che quella fu la partita migliore del mio Venezia.
A che punto è il percorso?
Abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo. Evitando qualche disattenzione oggi ci ritroveremo con un’altra classifica. Ma la base è buona, ciò che chiedo ai ragazzi è la continuità nelle prestazioni. Quella non sta mancando.
Come si ferma Dybala?
Mah, parliamo di un fuoriclasse che da solo sposta gli equilibri. Ma non puoi pensare di concentrarti solo su di lui. Dybala si ferma di squadra, la Roma si ferma di squadra.
Vi siete preparati sui calci piazzati? La Roma produce gol soprattutto grazie alle palle inattive.
Non mi sorprende, perché è un gruppo che ha grande forza fisica. Ci stiamo lavorando, anche perché un calcio piazzato ci è costato due punti la settimana scorsa a Salerno.