Il vice di D’Aversa, Sullo, ha parlato dopo la sfida con la Roma. Queste le sue dichiarazioni:
SULLO A SKY SPORT
“L’avevamo preparata con grande coraggio, con voglia di determinare, di essere protagonisti e grande personalità. Si percepiva che lo stadio era diverso: è sempre caldo, ma si sentiva la carica derivante da quello che è accaduto in settimana. Nel primo tempo dovevamo essere in doppio vantaggio, lo meritavano: poi nel secondo la Roma ha qualità e noi abbiamo avuto un pizzico di fortuna, come è anche giusto che sia quando ti chiami Empoli e vinci a Roma. L’abbiamo preparata come l’abbiamo giocata, cercando di andarli a pressare, senza paura, cercando quando avevamo la palla di sfruttare tutto il campo. Siamo stati bravi, forse nel primo tempo meritavamo di più e nel secondo la Roma è salita col baricentro, ma comunque abbiamo avuto altre 3-4 occasioni”.
Giocherà sempre così l’Empoli?
“Speriamo, magari. Siamo alla seconda giornata: adesso ce lo dobbiamo godere, per carità, ma facciamo un altro campionato rispetto alla Roma. Abbiamo un obiettivo molto grande, le partite come quella di oggi fanno sì che ti rendi conto che, attraverso il lavoro, l’unione di intenti, anche la qualità dei giocatori, si può fare risultato anche a Roma”.
Nel primo tempo avete sfiorato il gol su palla inattiva.
“Sì, è un peccato. L’abbiamo fatto perché ce lo siamo giocato”.
SULLO A DAZN
Prima vittoria all’Olimpico dell’Empoli…
“Per noi è tanta roba, il nostro obiettivo è a lunga scadenza. Ce la dobbiamo godere ma dobbiamo capire che per ottenere questo risultato è servita una grande partita. Per portare via questi risultati tutti devono dare il 100%”
Quanto avete lavorato nel far giocare male la Roma?
“Noi ci siamo concentrati su noi stessi. Poi ovvio nel calcio ci sono due fasi. Nel primo tempo abbiamo fatto bene, meritavamo il doppio vantaggio. Nel secondo tempo loro sono venuti fuori, è stato molto bravo Vazquez. Potevamo fare il 3-0, c’è stata una grande chiusura di Mancini. Siamo sempre stati propositivi, alla fine il risultato e la fortuna ti premiano”.
Il lavoro dei quinti?
“Sono caratteristiche specifiche dei nostri esterni. Sia Gyasi che Pezzella hanno gamba e vanno a chiudere bene. Anche nel secondo tempo Cacace lo ha fatto, con Gyasi che è arrivato in ritardo. Noi abbiamo un grande obiettivo e lo dobbiamo raggiungere con le nostre armi, quelle della voglia e della sofferenza”.
Dove può arrivare Fazzini?
“Dipende da lui. È un buon giocatore e deve fare buone partite, deve essere la normalità. Deve chiedere sempre di più a se stesso e avrà un futuro roseo. IO ricordo solo un calciatore che vinceva da solo, sono le squadre che rendono forti i giocatori. Bisogna accompagnare questi giovani con un gioco di squadra”.