Francesco Caputo, attaccante e capitano dell’Empoli, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport a proposito della sfida contro la Roma. Queste le sue parole:
Capitano e idolo dei tifosi: cosa dirà ai compagni nel chiuso dello spogliatoio per trascinarli?
Sono gare che si preparano da sole, in questi casi meno si parla meglio è: sono sicuro che faremo una grande prestazione.
Andreazzoli, ex Roma, cosa ha preparato stavolta di diverso?
Abbiamo lavorato tanto sui dettagli, decisivi in Serie A.
Costruite gioco con una fitta rete di passaggi e sapete dominare, ma quanta fatica per penetrare in area…
Inevitabile quando incontri squadre che si chiudono come il Parma, di certo bisognerà incidere di più, forzare la giocata e tirare da fuori area.
A proposito di tiri, colpite più pali di tutti in A (ben 6, Roma a quota 5): solo sfortuna?
Beh, se li colpiamo vuol dire che ci proviamo, però non è un aspetto positivo: ora dobbiamo buttarla dentro.
Lei a tutto gas tra i giganti Fazio e Manolas: giusto?
Parliamo dei centrali più forti d’Europa: sarà una sfida tosta, ma non mi spaventa. Anzi, è un motivo in più per far bene.
Ci vorrebbe magari un gol di tacco alla Pastore: contro il Parma lei ci è andato vicino…
Già, ho preso il palo con un colpo di tacco. Peccato: se capita, ci riprovo.
Tre gol come CR7 (e 1 in più di El Shaarawy e Pastore): a parte l’ingaggio differente, si sente un imbucato alla festa della A?
Le differenze con questi giocatori sono tante. Eppure io sono contento del mio percorso: non mi piango addosso. Mi dispiace solo che all’Empoli manchino dei punti. Ma possiamo riprendere subito il nostro cammino.
In ottica salvezza anche un punto sarebbe importante…
Sarebbe un ottimo risultato, però giochiamo in casa e puntiamo anche noi al massimo.