La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – In comune hanno la fantasia, l’imprevedibilità. E un futuro ancora tutto da scrivere. Stephan El Shaarawy e Brahim Diaz oggi saranno due delle mine vaganti della partita, quei giocatori che la possono cambiare in un amen con una giocata o un’invenzione. Ed anche a loro si affideranno Mourinho e Pioli per sbloccare una sfida che rischia di essere bloccata a lungo, vista anche l’importanza della posta in palio.
El Shaarawy in questa Roma ha fatto un po’ di tutto: esterno a tutta fascia, trequartista, seconda punta, a volte anche il terzino. Ed è forse la qualità migliore che gli riconosce Mou, la grande disponibilità e versatilità. Ma il Faraone è anche uno che ha segnato gol importanti, su tutti il 3-1 che ha messo in ginocchio il Feyenoord nel ritorno dei quarti di finale di Europa League. E se Elsha è versatile, Diaz lo è allo stesso modo. Esterno destro o trequartista che sia, Pioli oramai ci punta ad occhi chiusi.
Sia El Shaarawy sia Diaz hanno poi ancora il futuro in bilico. Il Faraone perché ha il contratto in scadenza, lo spagnolo perché deve ancora parlare con il Milan. Andare in Champions, ovviamente aiuterebbe a chiudere l’operazione. Proprio come aiuterebbe anche la Roma nel rinnovo di El Shaarawy. Che si è già detto disponibile anche a ridursi l’ingaggio (3,5 milioni) pur di restare ancora in giallorosso.