Stephan El Shaarawy, attaccante della Roma, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Roma Radio. Queste le sue parole:
Hai dovuto fare con calma per il problema alla schiena…
Abbiamo fatto un buon lavoro. Si, era uno dei miei obiettivi di giocare la prima di campionato. Sono contento di essere arrivato a disposizone del mister per la prima di campionato. Per me era molto importante perché mi alleno col gruppo da martedì, da neanche una settimana. La condizione fisica non è ottimale al 100%, l’ho sentita in partita sulle gambe, non è come in allenamento. Avevo quella mezz’ora sulle gambe con la Primavera. Sono contento di essere tornato a disposizione ed era la cosa importante
Di Francesco chiede un lavoro diverso agli esterni. E’ il gioco adatto a te?
Si, è un gioco che avvantaggia molto gli esterni d’attacco. Ci chiede molti tagli e andare in profondità, sono un po’ le mie caratteristiche e mi dà vantaggio. Lo dobbiamo ascoltare perché è un allenatore capace. Ieri abbiamo fatto una partita a livello fisico importante. Non abbiamo offerto un gioco spettacolare, ma l’abbiamo portata a casa con fisico, cuore e personalità.
Ci vuole tempo per eseguire gli schemi di Di Francesco. Si vede però che cercate di farle in campo…
Come concetto deve esserci quello di fare in campo quello che proviamo in allenamento, ma arriverà con il tempo. Le intenzioni sono quelle, ci stiamo provando. Ieri il campo non ci ha permesso di esprimerci, non era in condizioni perfette. Vale per tutte e due le squadre, ma non ci ha facilitato. Abbiamo dovuto portarla a casa con un altro tipo di gioco e ci siamo riusciti.
L’Atalanta è una squadra forte…
Con l’Atalanta non è semplice, è in crescita dalla scorsa stagione. Non so da quanto la Roma non vincesse. E’ un dato positivo e ce lo teniamo stretto. La vittoria ci deve dare fiducia dal punto di vista della grinta, della determinazione. Le partite in equilibrio non riuscivamo a portarle a casa, come a Bergamo lo scorso anno.
Lavorate tanto dal punto di vista fisico?
Si, lavoriamo tantissimo sotto quel punto di vista, ma è una cosa che poi ti ritrovi più avanti.
Il gruppo è convinto che si può fare qualcosa di importante?
E’ chiaro che all’inizio le aspettative sono alte, soprattutto a Roma. Vedo un gruppo molto più convinto, anche sotto il punto di vista della mentalità. C’è più mentalità vincente rispetto allo scorso anno, anche per i giocatori che sono arrivati. Sono giocatori che ti trasmettono quella voglia, quella carica che a questa squadra serve. Sono giocatori di grande personalità e carisma, tipo Kolarov. Secondo me è un animale. Lui ti trascina anche dal punto di vista verbale, tutto in senso positivo, come Daniele. Kevin e Radja magari ti trascinano in campo con una percussione, con un contrasto vinto in più.
Quali sono i tuoi obiettivi?
Continuare come ho finito lo scorso anno. Ho fatto meglio rispetto all’anno passato, ho fatto più gol e più assist, anche se ho giocato un anno intero. Voglio migliorare ancora, fare bene nelle prestazioni e fare più gol, anche perché c’è il Mondiale, che è un obiettivo importante. Nel 2014 non l’ho fatto per l’infortunio e quest’anno voglio esserci.
Il VAR?
Io non ci ho pensato nemmeno un secondo. Spero possa aiutare il calcio. Ovviamente ci saranno tutte le polemiche del caso, ma penso possa aiutare in qualche modo arbitri e tutto il movimento.
Giovedì c’è il sorteggio di Champions League, hai qualche preferenza sulle squadre da incontrare?
Prima o poi una forte va incontrata se andiamo avanti. Non gioco i gironi dal 2012, ho un debole per quella musichetta. Non vedo l’ora. Non ho una preferenza di squadra, voglio solo giocarla.