Leggo – C’è un eterno ragazzo, ormai un uomo, Stephan El Shaarawy, 30 anni, che ha dimostrato la sua forza d’animo domenica scorsa, quando ha versato lacrime di gioia e sollievo dopo aver segnato il gol della vittoria al 90° minuto contro il Monza. Questo, dopo una settimana di ingiuste calunnie che non meritava. Il suo ingresso in campo è stato accolto da calorosi applausi, e il boato che ha seguito il suo gol è stato assordante. Poi, abbracci in campo con Lukaku. E un abbraccio ancor più caloroso con familiari e amici subito fuori dall’Olimpico, seguito da numerosi messaggi di affetto.
Nonostante tutto quello passato nell’ultima settimana, l’esterno giallorosso continua a dimostrare il suo valore per la Roma, proprio come ha fatto in passato. In carriera, ha segnato 27 gol dopo il 75° minuto, di cui 15 indossando la maglia giallorossa. Otto di questi sono giunti sotto la guida di Mourinho, un allenatore esperto in rimonte, che aveva già festeggiato in maniera esuberante una rete di El Shaarawy nel recupero, avvenuta contro il Sassuolo due anni fa e che segnò la sua millesima vittoria da allenatore.
Questo gol recente ha regalato alla Roma tre punti fondamentali e potrebbe valere a El Shaarawy un posto da titolare nella prossima partita contro lo Slavia Praga. Mourinho ha anche in programma di dare spazio a Zalewski, l’altro nome coinvolto nelle accuse di Corona.
Nel frattempo, si allungano i tempi di recupero di Dybala e Pellegrini, che difficilmente saranno disponibili per la sfida contro l’Inter. L’argentino ha una piccola possibilità di andare in panchina, ma solo dopo un’ulteriore visita al ginocchio. Le condizioni di Sanches rimangono un mistero, in quanto non si è ancora allenato in gruppo. Si monitora anche la situazione di Azmoun, che ha concluso la partita contro il Monza con un problema muscolare al polpaccio. In caso di lesione confermata, dovrebbe fermarsi per due settimane.