Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – Il primo gol del ritiro in Portogallo è stato di Stephan El Shaarawy. Un destro a giro dal limite dell’area di rigore che ha regalato la vittoria alla Roma contro il Casa Pia. La squadra sta crescendo, sotto l’aspetto atletico ma anche tattico: serviva allenarsi, serviva giocare con più regolarità per continuare a crescere e ritrovare la migliore condizione.
Lo ha ammesso anche El Shaarawy: “Contro il Casa Pia abbiamo avvertito un miglioramento dal punto di vista fisico. Nella prima partita contro il Cadice non abbiamo fatto bene, ma era anche il primo giorno di ritiro e non avevamo lavorato ancora sulla condizione atletica. Stiamo cercando di mettere minuti nelle gambe provando anche a non farci male. L’obiettivo è questo: lavorare bene e recuperare la migliore condizione”.
Quattordici presenze stagionali fin qui per El Shaarawy, con un gol (in gara uffi ciale) e un assist. Ha giocato attaccante esterno, laterale a tutta fascia e, come contro il Casa Pia, anche seconda punta: “Sì, dove serve gioco – ha ammesso -. Contro i portoghesi ho giocato un po’ più avanti ed è arrivato il gol. Ma l’aspetto positivo, anche se si tratta di un’amichevole, è esser tornati alla vittoria. Era un po’ che mancava (sei partite tra gare ufficiali e amichevoli, ndr). Manca poco alla ripresa della stagione, dobbiamo lavorare forte per farci trovare pronti per la gara contro il Bologna“.
La Roma in Portogallo sta lavorando forte, ma in Algarve i fari dei media locali sono soprattutto puntati su Mourinho: “Non abbiamo mai parlato di questa possibilità, io lo vedo molto concentrato sulla Roma, sugli obiettivi che abbiamo, sul fare bene qui, come al solito. È sempre presente, in ogni situazione. Anche da come ci parla nello spogliatoio, nella partita, nel darci le indicazioni giuste. Non vedo differenze. Lo vediamo sereno, lui è una persona di cuore, istintivo, l’importante per lui adesso penso sia la Roma. E tutti noi ci auguriamo che possa rimanere qui a lungo”.
Per El Shaarawy sarà un 2023 importante, sia perché vuole giocare di più sia perché ha il contratto in scadenza a giugno e vuole convincere la Roma ad attivare il prolungamento per un’altra stagione: “Ma adesso è davvero l’ultima cosa a cui penso. Poi è chiaro, mi piacerebbe rimanere, a Roma sto bene ma l’obiettivo da perseguire, adesso, è quello del gruppo. Dobbiamo arrivare al traguardo che ci siamo prefissati a inizio stagione». Quale? La Champions. “Sì, è il nostro obiettivo”.