Il Messaggero – Stephan El Shaarawy sembra avere idee chiarissime. E, ieri mattina a Trigoria, le ha esposte con sicurezza. «Roma rappresenta la svolta per ripartire a grandi livelli», ha spiegato. «Negli ultimi due anni sono stato condizionato da molti, troppi infortuni. Ho provato a cambiare aria e il periodo al Monaco, anche se non è stato esaltante, mi è servito per crescere. Stavo bene con i compagni, meno con l’allenatore (il portoghese Jardim, ndc). Lui ha preso le sue decisioni, la società anche, e quindi ho voltato pagina anche perché è stato frustrante allenarsi sapendo già di non giocare a causa del mancato riscatto. Ora però penso solo a fare bene con la Roma». E poi. «Qui ho scoperto uno spogliatoio davvero molto sereno, ho ricevuto una bella accoglienza da tutto l’ambiente ma soprattutto dai miei compagni, che ho trovato molto solari e sorridenti. Il momento è delicato, non è certamente positivo, ma sono convinto che questo organico sia molto forte, con giocatori di grande qualità e due leader come Daniele (De Rossi, ndc) e Francesco (Totti, ndc), che sono due fuoriclasse. Sono venuto qui pensando di far bene, cercando di dare il mio massimo contributo per me stesso e per la squadra. Sicuramente ce la metteremo tutta, partita dopo partita, per raggiungere grandi risultati».
IL RUOLO – «Spalletti mi ha chiesto di dare il massimo e io so che questa per me è una grande occasione. Fisicamente sto bene, ho fatto tre allenamenti e mi sento pronto per essere a disposizione già contro il Frosinone. Il mister mi sta provando da quinto a sinistra, ma io che amo partire da quella fascia sono pronto a giocare ovunque. La mia priorità è stata sempre la Roma, dall’inizio del mercato. È stata una decisione presa di comune accordo con il Milan. Ho sentito subito la fiducia del direttore Sabatini e del mister. Per cui sono davvero felice di essere qui. Il mio obiettivo è partire bene con la Roma, cercando di dare il massimo. L’Europeo? Sì, è un mio obiettivo ma Conte non ha influito sulla mia scelta di venire a Roma», la sua assicurazione.
LE CHIACCHIERE – «Negli ultimi tempi ci sono state cose che mi hanno fatto male ma che mi hanno fatto anche crescere. Roma è una piazza esigente ma noi giocatori siamo abituati a questo, dobbiamo tapparci le orecchie e cercare di lavorare per noi stessi e per la squadra. Sono uscite cattiverie sul mio conto che ho fatto fatica a digerire, ma sono cose che fanno parte del nostro mondo. Non le ascolto, vado avanti per la mia strada e darò il massimo, come ho fatto sempre nella mia vita», la sua chiusura.