Stephan El Shaarawy è stato protagonista dell’evento di Roma Cares “A scuola di tifo“. L’attaccante della Roma ha fatto visita ad una scuola romana, l’istituto comprensivo Gianni Rodari, dove si è concesso anche delle foto coi bambini presenti. Questo il commento del Faraone sui social, dove ha postato anche un video dei bambini in festa: “Una persona di valore non è chi vince una partita ma chi riconosce la propria sconfitta…“.
Il giocatore romanista, dopo l’abbraccio dei numerosi alunni presenti, si è sottoposto ad una simpatica sessione di domande&risposte con alcuni dei bambini presenti. Eccone qui sotto i passi principali:
Che tipo sei? Sei contento di essere qui?
“Di mio sono tranquillo, però è la prima volta che vengo in visita ad una scuola e sono emozionato per l’accoglienza”.
Quale è la cosa più difficile di essere calciatore?
“Innanzitutto vi dico quale è la cosa bella, cioè che riesci a realizzare un sogno che hai fin da piccolo. Quella più difficile è invece mantenersi ad alti livelli. Bisogna rimanere sempre umili per crescere e avere sempre voglia di imparare. Famiglia e amici, poi, sono importantissimi per non mollare nei momenti difficili che ci sono inevitabilmente”.
Come è stato il primo gol in serie A?
“Un’emozione bellissima a San Siro con il Milan, un sogno realizzato a 18 anni!”.
Una persona di valore non è chi vince una partita ma chi riconosce la propria sconfitta… ✌🏼️🙏🏼💛 @OfficialASRoma pic.twitter.com/CTXXavWe9U
— Stephan El Shaarawy (@OfficialEl92) April 15, 2016
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