La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Probabilmente il mercato del general manager Tiago Pinto è lontano da quello che il 4 maggio, giorno dell’annuncio di Mourinho, la gente avrebbe immaginato. In porta si sognavano Donnarumma o De Gea, in difesa Sergio Ramos, sulla fascia Marcelo, in mediana Sabitzer o Renato Sanches, in attacco, per tenersi bassi, si ipotizzava Icardi. Sono arrivati buoni giocatori come Rui Patricio, Vina, si insegue ancora Xhaka e davanti si è chiuso l’accordo con il Genoa per Eldor Shomurodov. Il tempo dirà se le scelte della dirigenza siano state corrette, ma il poker di giocatori menzionati ha in comune una caratteristica, la “fame”, il desiderio di imporsi da protagonista.
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In questa chiave infatti sarebbe sbagliato etichettare l’uzbeko come semplice riserva: è stato acquistato perché ha caratteristiche molto diverse rispetto a Dzeko, che al momento resta il titolare del ruolo. Lo Special One ha anche in mente di far giocare la Roma con due punte: Dzeko deputato ad “accorciare”, mentre Shomurodov è destinato a cercare di più la profondità. La sensazione è che, dopo una fase di rodaggio, non sia destinato a rubare il posto a Dzeko ma a fare prove di convivenza, cercando anche di ampliare il suo repertorio di giocate.