Ecco Matic, il nuovo lupo: con lui tutti si divertono

Corriere dello Sport (R. Maida) – Non chiamatelo professore, chiamatelo Lupo. Era il suo soprannome ai tempi del Manchester United, The Wolf: “Perché in allenamento cercavo sempre un modo diverso per vincere le partitelle. Loro pensavano che barassi ma i lupi non barano“. Oggi Nemanja Matic è nel branco dei lupi, quindi ha trovato l’ambiente ideale per concludere la carriera.

E dopo la partita di Milano, in alcuni momenti illuminante per geometrie e aggressività, ha definitivamente convinto i tifosi della Roma: di un centrocampo così, anche se ha già 34 anni, c’era un discreto bisogno.

Anche Seydou Keita, dopo i tempi d’oro del Barcellona, era arrivato alla Roma a parametro zero a quell’età. Precisa: era il 2014. Nessuno, a cominciare da Rudi Garcia che lo aveva voluto, se ne è mai pentito. L’anagrafe conta, nel calcio, ma quando un giocatore è integro sul piano fisico e impeccabile nella professionalità può sempre servire, anche alle squadre dell’élite. Matic sta a Mourinho come Keita stava a Garcia.

 

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