Corriere dello Sport (G. Marota) – Gianluca Mancini si riposiziona sulla linea a tre. Non che l’avesse mai lasciata di sua spontanea volontà, ovviamente, visto che fin qui la Roma ha rinunciato in tre occasioni al vicecapitano ma sempre per squalifica (la prima scontata proprio contro lo Spezia, all’andata).
Il ragazzo di Pontedeva è tra i calciatori di movimento più impiegati da Mourinho con i suoi 2.6660 in campo, due giri di lancette in meno sulle gambe rispetto a Karsdorp (2671′) e una quarantina rispetto ad Ibanez.
Un minutaggio che gli ha permesso di guadagnare il prolungamento automatico del contratto dal 2024 al 2026. L’operazione è scattata grazie al raggiungimento di alcuni bonus in questi due anni e mezzo di militanza giallorossa (112 presenze ufficiali), come è emerso nella recente relazione semestrale. La fumata bianca, però, non esclude i dialoghi tra Tiago Pinto e l’agente del difensore, Giuseppe Riso, che vanno avanti da mesi: è un binario parallelo, sul quale corre un adeguamento dello stipendio al rialzo con probabile nuova scadenza al 30 giugno 2027. Mancini oggi guadagna poco più di 2 milioni e punta a un nuovo contratto da 3 milioni annui.