Il Tempo (G.Bianconi) – Viene fuori il lato umano di Francesco Totti, oltre che il leggendario calciatore, nel la serie Sky Original “Speravo de morì prima”. Tra presente e passato, pubblico e privato, il dramedy in sei episodi ripercorre, con leggerezza e arguta ironia, l’ultimo anno e mezzo di carriera dell’ex numero 10 della Roma, interpretato da Pietro Castellitto, dal ritorno in panchina di mister Spalletti fino allo struggente addio al calcio dell’attaccante, il 28 maggio 2017.
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Dallo Stadio Olimpico di Roma, dove è stata presentata la serie, con la stampa collegata su Zoom, Castellitto ha detto: “La sfida era riuscire a creare una maschera che lo evocasse e lo stupisse. Ho passato la maggior parte delle domeniche della mia vita su questi seggiolini blu, ma non lo avevo mai conosciuto prima. Interpretarlo è stato uno scherzo del destino”. Ma cosa ha scoperto Castellitto di Totti dopo averlo incontrato? “Un uomo incredibilmente loquace e capace di tenere banco. Anche molto consapevole del mito che è e che rappresenta. È stato fedele alla sua casacca, cosa che forse in ambito politico avviene soltanto con i dittatori. La lealtà ti permette di essere amato da tutte le tifoserie pur essendo sempre stato con un’unica squadra. Totti è per sua natura archetipo e tutti si potranno riconoscere in lui, a prescindere dall’essere tifosi o meno”. In un breve videomessaggio di ringraziamento, Totti in persona ha detto: “Pietro ha cercato di farmi uscire come sono. Ho scoperto aspetti che non conoscevo del mio carattere”.