Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – Salvo sorprese la Roma è a posto così. L’ultimo rinforzo è Mady Camara, arrivato in prestito oneroso dall’Olympiacos. La società giallorossa ha pagato 1,5 milioni di euro e il diritto di riscatto è fissato a 12 milioni. A fine stagione il club deciderà se far valere l’opzione per il trasferimento definitivo.
Il guineano è stato preso nel giro di una settimana dopo l’infortunio che costringerà Wijnaldum a una lunga assenza. È l’opportunità più importante della sua carriera e Camara vuole sfruttarla nel migliore dei modi: “La Roma è stata sempre la mia prima scelta. Vorrei ringraziare le persone che mi sono state accanto fino a questo momento, sono molto contento di stare a Roma. Ci sono state diverse offerte e trattative, ma volevo giocare qui”.
Affronterà un campionato che non conosce, ma si adatterà in fretta: “I campionati sono diversi, ho già affrontato il Milan, so che la serie A non è un torneo semplice, bisogna lavorare e credere in quello che si fa, poi con il lavoro i risultati arrivano”. Lo ha voluto Mourinho, che è sicuro di poterlo migliorare: “Per me è un onore poter lavorare con uno dei migliori allenatori al mondo“.
Viene in una squadra ambiziosa, ha già vinto in Grecia con l’Olympiacos: “Ci saranno diverse competizioni da affrontare, ma la squadra ha una rosa molto lunga, io sono qui per aiutare la squadra a vincere dei trofei. Dobbiamo puntare a vincere le competizioni a cui partecipiamo. Il campionato, l’Europa League, la Coppa Italia. Abbiamo i giocatori per affrontarle al meglio. Dovremo dare il massimo per arrivare in fondo“.
Rivela il segreto della foto con la maglia della Roma da ragazzino: “È stato mio cugino che giocava in Marocco a darmela. Penso fosse il 2013, la maglia me la regalò lui e l’ho tenuta come ricordo. Poi da professionista ho continuato a seguire la Roma. Negli anni ci sono stati molti grandi giocatori che hanno indossato questa maglia. Tra questi un mio compagno di Nazionale, Diawara. Seguivo Totti, De Rossi, c’erano diversi giocatori che mi piacevano”.