Il Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – La miglior difesa è la difesa, Ranieri ne ha fatto la base della scalata della Roma, con sedici risultati utili consecutivi. «Non ho Batista», ha risposto divertito a chi gli chiedeva dei problemi in attacco. Per questo ha puntato sulla solidità difensiva, restituendo fiducia a una squadra che aveva incassato diciassette gol in dodici partite. Da quando è arrivato, otto clean sheet, un equilibrio ritrovato dopo i blackout individuali e collettivi. Ricordate il Verona all’andata? Tre gol incredibili: il passaggio di Zalewski a Tenschedt, Magnani libero in area e il contropiede decisivo. Novanta minuti da incubo sotto Juric, che ha provato a inserire il suo calcio in una squadra avulsa al suo gioco.
Ranieri ha ridato fiducia ai suoi giocatori, rinforzando la difesa e rendendo difficile battere Svilar, autore di parate decisive. Il suo equilibrio e il suo gioco hanno portato la Roma in vetta alla classifica nel girone di ritorno, con 31 punti in 13 partite. La squadra è prima, un punto sopra l’Inter, cinque sopra la Juventus, sei sopra il Bologna, sette sopra il Napoli e dieci sopra Milan e Lazio. Un cammino da protagonista in Serie A e da record tra i top campionati europei.
La difesa è la chiave del successo: la Roma ha subito solo otto gol nel girone di ritorno, meglio di tutte le squadre italiane. Solo l’Atalanta si è avvicinata, subendo una rete in più. Per quanto riguarda i gol segnati, la Roma è nella media delle squadre che lottano per l’Europa. L’ultimo passo? Blindare la porta anche nei big match, dove la Roma ha sempre subito almeno un gol, a parte nelle sfide d’andata contro Juventus e Lazio. Un’impresa difficile, ma non impossibile con Ranieri.