La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Nel ventre dello stadio c’è ancora gente che si ricorda. «Una litigata come quella tra Totti e Spalletti – due stagioni fa – l’abbiamo vista poche volte». Nessuno a Bergamo ha dimenticato quel 3-3 del 17 aprile 2016 e le polemiche che seguirono, in cui si misero in evidenza – a seconda dei partiti -, il gol, gli assist o gli svaghi notturni. Ma se un anno e mezzo fa l’ex capitano della Roma per i tifosi di casa era l’uomo nero, lo spettro da esorcizzare, adesso il popolo nerazzurro lo accoglie come un imperatore deposto. Foto, selfie, abbracci, strette di mano. Il più amato tra i giallorossi, adesso, è senz’altro lui. «Non nascondo che ero un po’ emozionato – dice l’ex capitano -. Alla fine abbiamo un po’ sofferto, ma comunque credo che sia andata bene». Poi su Facebook aggiunge: «Dalla tribuna è davvero tosta. Forza ragazzi, complimenti per questo primo risultato. Sarà un anno di lotta ed emozioni forti».
NO AL CAMPO – Intuendo la voglia che i tifosi dell’Atalanta e della Roma avevano di celebrare Totti, gli altri dirigenti giallorossi – prima della partita – gli avevano anche chiesto se aveva voglia di andare in campo con la squadra, ma Francesco ha detto no. Non ora, non qui. Forse un giorno all’Olimpico, chissà, lo potremo rivedere in quel verde che ha tanto amato, ma Bergamo non era il posto adatto. Meglio allora sabato prossimo contro l’Inter del suo «nemico» Spalletti, no?
LEGGENDA UEFA – Già, perché il piatto forte della sfida del prossimo turno potrebbe essere proprio la sfida a distanza tra due personalità che hanno caratterizzato le ultime due stagioni in giallorosso. Nel frattempo, però, Totti volerà (più) alto, perché nel fine settimana l’ex capitano della Roma sarà a Montecarlo per ricevere il «President Award» dalla Uefa, che lo incoronerà come leggenda del calcio mondiale. Un’altra tappa di un tramonto sportivo che sembra non avere fine. Anche se la sua nuova vita da dirigente non poteva cominciare nel modo migliore, con una vittoria. Il futuro, tanto, è ancora tutto da scrivere.