La Gazzetta dello Sport (D.Stoppini) – Il diavolo del Jersey spaventa, lo ha sempre fatto con la famiglie che abitano laggiù. Ma no, dai, Eusebio Di Francesco ora è preoccupato da altro, le leggende lasciamole stare. La Roma c’è, ora bisogna cominciare a ballare. Per carità, non si pretende un copione imparato a memoria, ma i passi avanti rispetto al «non ho visto nulla delle mie idee» post Psg pronunciato dal tecnico, quello sì. Il Tottenham non sarà il diavolo di cui sopra, ma certamente avversario di livello per un test che sa di prove tecniche, a meno di un mese dal via del campionato. La nuova Roma debutta nei fatti stasera, con Defrel, Kolarov e Under tra campo e panchina, con i sette volti nuovi a disposizione. Giocheranno tutti, tra primo e secondo tempo, James Pallotta a gustarsi lo show alla Red Bull Arena, Harrison, New Jersey, a un tiro di schioppo da New York.
VOLTI NUOVI – La curiosità è tanta, ha la faccia del turco Cengiz Under, che nei primi giorni di ritiro ha rubato l’occhio alla Roma, compagni e staff tecnico. Ha un traduttore che lo segue passo dopo passo in campo. Un altro, fisso, lo troverà a Roma, per facilitare un inserimento che per il momento pare positivo. Il Tottenham vale un primo riscontro. Per lui e per Kolarov, per esempio, che si trovava dall’altra parte dell’America e ora è pronto a mettere le tende sulla fascia sinistra, in attesa di Emerson Palmieri. Vale pure per Defrel, che non vede l’ora di staccarsi di dosso un’etichetta poco simpatica, quella di riserva più pagata della storia della Roma. Sarà pure vice Dzeko, stanotte si muoverà anche da esterno destro, aspettando Mahrez, aspettando il colpo che può cambiare la prospettiva giallorossa.
MESSAGGI – Quella di oggi non è perfetta come la Nevskij di San Pietroburgo. Non lo è ancora, manca un franco-algerino bloccato a Leicester. La trattativa si aggiorna ora dopo ora. E adesso va registrato il messaggio di invito al rilancio da parte del club inglese, che sta mettendo fretta alla Roma. L’idea di Monchi era procedere all’affondo, con un’offerta complessiva vicina ai 35 milioni bonus compresi, nei primi giorni di agosto. Ma da Leicester fanno sapere che nelle ultime ore si sta risvegliando l’interesse dei club inglesi. Non solo Arsenal – che pure non riesce a chiudere per Lemar del Monaco – ma anche un altro top club della Premier si è interessato a Mahrez. Ergo: se la Roma vuole chiudere affondi subito, prima di incappare in concorrenze pericolose. Che sia realtà o una strategia del Leicester, sta a Monchi scoprirlo. Di sicuro questo è quanto detto dal Leicester alla Roma nelle ultime ore. In fondo i contatti tra Monchi e Eduardo Macia, uomo mercato del Leicester, sono quotidiani. La Roma ha un canale privilegiato, il d.s. viene messo al corrente dell’evoluzione della trattativa. Ora sa che il tempo rischia di non giocare a suo favore. Magari il colloquio con Pallotta a Boston sarà decisivo, in questa direzione. Neppure il Leicester, in fondo, assomiglia al diavolo del Jersey. Ma di sicuro non è creatura facile con cui scendere a patti.