È l’ora di Pastore e Perotti. Fonseca prepara il tango

Probabilmente non ci avrebbero creduto nemmeno loro se, qualche settimana fa, qualcuno gli avesse detto che la Roma si sarebbe aggrappata alle loro giocate e, soprattutto, alle loro condizioni fisiche. Non hanno in comune solo la nazionalità o il talento cristallino, Diego Perotti e Javier Pastore, ma anche certi muscoli, dal polpaccio al flessore, fino all’adduttore, che in carriera troppo spesso li hanno fatti patire. L’ex Psg, con il quasi totale azzeramento dei centrocampisti, e con Veretout unico reduce, è facile immaginarlo nei due di centrocampo. In estate è stato provato in quella posizione ma a ritmi e in contesti diversi. Per quando riguarda il Monito adesso sta bene, ma considerando che non giocava una partita ufficiale da maggio Fonseca dovrà centellinarne presenze e minuti. Perotti ha fantasia da vendere e la sua storia romanista dice che, pur con tanti infotuni, è sempre stato determinante nei momenti più importanti. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.

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